A pochi giorni dall’acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari, Elon Musk ha detto la sua sulla censura del profilo di Trump dopo l’assalto a Capitol Hill. “Vietare Twitter a Donald Trump è stato un errore”, ha dichiarato durante una conferenza organizzata dal Financial Times. Un annuncio che è arrivato senza sorprese perché, da quando ha ufficializzato l’operazione, il patron di Tesla e SpaceX ha annunciato di voler garantire sul social la piena “libertà di espressione”, il che potrebbe implicare appunto una sorta di “liberi tutti” agli account vietati perché ritenuti pericolosi.
“I divieti permanenti dovrebbero essere estremamente rari. Penso che non fosse corretto bandire Donald Trump penso che sia stato uno sbaglio perché ha alienato gran parte del Paese e alla fine non ha cancellato del tutto la voce di Trump”, ha detto l’imprenditore. Tra qualche mese, quando l’acquisto andrà definitivamente in porto, Musk potrebbe dunque rimuovere il divieto imposto all’ex presidente americano dai manager di Twitter per aver diffuso messaggi incendiari tra i militanti responsabili di aver messo a ferro e fuoco il campidoglio di Washington il 6 gennaio 2021.
Una scelta, quella della censura, “moralmente sbagliata e totalmente stupida” secondo il fondatore di SpaceX. “I singoli post potrebbero essere nascosti e le persone potrebbero essere sospese solo temporaneamente se dicono qualcosa che è illegale oppure distruttivo per il mondo”, ha osservato, perché i divieti permanenti “minano la fiducia in Twitter”.
Ma qualora il fondatore di Tesla dovesse riabilitare l’ex presidente Usa su Twitter, non è detto che questo accetti. Già settimane fa il Tycoon ha dichiarato di non avere intenzione di tornare sul social che lo ha censurato, e di preferire quello fondato dalla sua società dopo il ban successivo ai fatti di Capitol Hill, Truth Social. “Non andrò su Twitter, rimarrò su Truth” ha fatto sapere Trump a Fox News. “Spero che Elon compri Twitter perché farà dei miglioramenti ed è un brav’uomo, ma rimarrò su Truth”, ha aggiunto.