In migliaia a Washington per la marcia in favore di Donald Trump – VIDEO
Decine di migliaia di persone si sono radunate a Washington sabato 14 novembre per protestare contro i presunti brogli elettorali denunciati dal presidente uscente Donald Trump e per chiedere “altri quattro anni” della sua amministrazione, nonostante ad aggiudicarsi la vittoria alle elezioni dello scorso 3 novembre sia stato il democratico Joe Biden. I militanti pro Trump hanno marciato per le arterie principali della città fino a Pennsylvania Avenue, la strada che costeggia la Casa Bianca, al grido “Stop the Steal” (Fermate il furto), senza mascherina e vestiti a festa. “Più di un milione in marcia per il presidente. La migliore base elettorale nella storia, vi amiamo, ragazzi!”, ha scritto su twitter Kayleigh McEnany, portavoce del presidente, condividendo due riprese aeree della manifestazione che mostrano la piazza gremita. “Vinceremo!”, ha scritto invece Donald Trump, che è passato in auto in mezzo ai manifestanti, salutandoli dall’auto.
Tra questi anche milizie di estrema destra come Proud Boys, Oath Keepers, che hanno dato il loro appoggio al Tycoon nonostante le posizioni anti governative, ed il movimento complottista QAnon, secondo cui Trump dovrebbe rimanere alla Casa Bianca per lottare contro un movimento pedofilo e satanista di cui farebbero parte anche i democratici, capeggiati da Hillary Clinton e Barack Obama. Nella capitale sono arrivati anche gruppi antifascisti, che Trump ha additato come rivoltosi condividendo immagini di scontri tra antagonisti di sinistra “Antifa” e suoi sostenitori, accusando la polizia di essere intervenuta troppo tardi.
La grande partecipazione alla marcia per Trump non cambia il quadro legale della situazione: lo staff del presidente uscente, incaricato di condurre la battaglia contro la vittoria di Biden e guidato dal legale Rudy Giuliani, ha perso anche il ricorso per ottenere il riconteggio dei voti in uno degli stati chiave, l’Arizona – con 11 grandi elettori assegnati a Biden – dopo non averlo vinto nemmeno in Pennsylvania e in Michigan quando lo spoglio era ancora in corso. Secondo il New York Times, il presidente si sta imbarcando insieme a Giuliani in una battaglia contro i principali media americani nonché i leader di quasi tutti i Paesi – tranne Russia, Brasile e Messico – che hanno riconosciuto la vittoria di Biden.