Oggi, domenica 28 aprile 2019, i cittadini spagnoli sono chiamati alle urne, per la terza volta dal 2015. La partecipazione si è rivelata fin da subito altissima: alle 14 avevano votato il 41,48 per cento degli aventi diritto. Si tratta del dato più alto degli ultimi 40 anni.
Alle 18, invece, si era già recato alle urne il 60,7 per cento degli aventi diritto, oltre nove punti in più rispetto alle ultime elezioni del giugno 2016. In Catalogna, addirittura, l’affluenza ha registrato un +17,8 per cento.
Le urne chiudono alle 20 di stasera e si vota in 23mila collegi delle 52 province spagnole.
Si tratta delle 13esime elezioni dalla fine del franchismo e l’instaurazione della democrazia.
Il timore, per molti, è l’avanzata di Vox, il partito di estrema destra razzista e xenofobo.
Il partito di Santiago Abascal, che farà ingresso in parlamento per la prima volta, potrebbe rivelarsi l’ago della bilancia per la formazione di un’alleanza governativa. Vox potrebbe allearsi con i popolari e Ciudadanos per dare vita a un governo conservatore di destra.
I sondaggi danno in testa il premier uscente, il socialista Pedro Sanchez, ma la più grande incognita è quella della maggioranza. Sarà in grado Sanchez di avere un numero sufficiente di seggi per formare un governo da solo? Molto probabilmente no. Con chi si alleerà?
Dopo essersi recato alle urne, il premier uscente ha fatto appello agli spagnoli perché con il loro voto diano finalmente alla Spagna una maggioranza solida e che si possa voltare pagina rispetto agli ultimi 4 anni di instabilità.
Mentre i socialisti sono dati al 30 per cento, i popolari si aggirano intorno al 20 per cento, ma con i voti di Ciudadanos e Vox, potrebbero essere in grado di governare.
Si guarda con grande interesse all’altro partito di sinistra: Unidas Podemos, di Pablo Iglesias, che potrebbe stupire e superare quota 12 per cento prevista dai sondaggi.
La campagna elettorale dei partiti di sinistra ha giocato molto sul timore del fantasma dell’ultradestra, e il buon dato dell’affluenza conferma il fatto che i cittadini spagnoli sono preoccupati da instabilità e ritorno al passato.
“Quando l’affluenza alle urne è alta, in genere le sinistre in Spagna riescono a prevalere”, scrive il quotidiano la Repubblica.
Le elezioni eleggeranno i 350 deputati del Congresso e i 208 senatori.
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