Giovedì 8 giugno 2017 quasi 47 milioni cittadini britannici sono chiamati alle urne per eleggere i rappresentanti alla Camera dei Comuni. Le elezioni anticipate sono state annunciate dalla premier Theresa May lo scorso 18 aprile.
Tutti gli aggiornamenti in tempo reale
– I primi exit poll danno il partito di Theresa May, i conservatori, a 314 seggi, i laburisti 266, lo Scottish national party 34 e i lib-dem 14. Secondo questi dati i conservatori, che potrebbero ottenere 314 seggi, non avrebbero la maggioranza di 326 necessaria per governare.
– Gli exit poll hanno provocato un crollo immediato della sterlina, arrivata a perdere in pochi istanti quasi il 2 per cento.
– Secondo i primi exit poll il partito Conservatore, ottenendo 314 seggi, rimarrebbe al di sotto della maggioranza e perderebbe 17 seggi rispetto a quelli del parlamento uscente. I Labour di Corbin conquisterebbero 266 parlamentari, 34 in più rispetto alla passata tornata elettorale. I Liberali otterrebbero 14 seggi, 6 in più rispetto al passato. Lo Scottish National Party otterrebbe 34 seggi, perdendo 22 parlamentari.
– Lord Campbell, portavoce Libdem, ha dichiarato che una coalizione di governo con il suo partito è altamente improbabile.
– Secondo un’analisi della Bbc sarebbero 76 i seggi in bilico, per i quali è ancora impossibile fare una previsione.
– Secondo l’ex ministro delle Finanze conservatore, George Osborne, in carica dal 2010 al 2016 “Se gli exit poll saranno attendibili, questo risultato sarebbe completamente catastrofico per Theresa May” e la premier dovrebbe dimettersi.
– Newcastle potrebbe battere Sunderland, storicamente il più veloce, come primo comune a scrutinare i voti.
DA SAPERE:
Le elezioni nel Regno Unito avvengono con un sistema uninominale a turno unico suddiviso in 650 collegi, in ciascuno dei quali vince il singolo candidato che ottiene il maggior numero di voti. Questo significa che ogni partito si presenta alle elezioni in almeno uno di questi collegi.
Per poterle matematicamente vincere, ogni partito deve essere presente in almeno 326 collegi, ossia la soglia richiesta per avere la maggioranza alla Camera dei Comuni. La sfida per ottenere la maggioranza, permettendo così la formazione di un nuovo governo, vede principali protagonisti la premier uscente Theresa May e il leader laburista Jeremy Corbyn.
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I seggi sono aperti dalle 7 alle 22. I primi exit poll saranno resi noti subito dopo la chiusura dei seggi. Si sono registrati a votare 46,9 milioni di elettori. Sarà possibile conoscere i risultati elettorali definitivi solo nella giornata di domani. Nelle ultime settimane il vantaggio dei conservatori sui laburisti si è notevolmente ristretto.
– I conservatori britannici sono in trattativa con il Northern Ireland’s Democratic Unionist Party secondo quanto riportato da Sky News.
– I laburisti hanno fatto sapere che cercheranno di formare un governo di minoranza e hanno chiesto le dimissioni di Theresa May. La premier non avrebbe però alcuna intenzione di dimettersi e proverà a dar vita a una coalizione di governo.
– La premier Theresa May ha detto che terrà un discorso pubblico alle 11 ora italiana.
– I conservatori non possono matematicamente avere la maggioranza parlamentare.
– Ore 5:42, su 581 seggi assegnati i conservatori sono in testa a quota 277 seguiti dai laburisti a 240.
– L’ex leader dei nazionalisti scozzesi Alex Salmond ha perso il suo seggio di Gordon, in Scozia.
– L’esperto di predizioni elettorale statunitense Nate Silver ha reso noto che le probabilità di rimanere premier di Theresa May sono scese di oltre il 35 per cento, mentre salgono le possibilità di Boris Johnson e, sensibilmente, anche del leader laburista Jeremy Corbyn.
– I LibDem riconquistano il seggio di Twickenham, storico feudo del partito perso a sorpresa nel 2015.
– Alle ore 3.57 i laburisti hanno guadagnato dieci seggi rispetto al 2015, mentre i conservatori ne hanno perso uno.
– Per l’agenzia di scommesse PaddyPower il leader laburista Jeremy Corbyn sta aumentando notevolmente le proprie possibilità di essere il prossimo primo ministro. Meglio di lui ci sarebbero solo Theresa May e Boris Johnson.
– Dopo 12 anni il Labour torna a vincere a Battersea, storico collegio di Londra.
– Primo seggio conquistato dai nazionalisti gallesi del Plaid Cymru: si tratta di Carmarthen East and Dinefwr, già due anni fa vinto dallo stesso partito.
– Il Labour ha conquistato il seggio di Rutherglen and Hamilton, in Scozia, strappandolo allo Scottish National Party.
– Il Labour ha conquistato il seggio chiave di Darlington nel nord dell’Inghilterra. Per i conservatori un segnale che la forte maggioranza sperata potrebbe non essere a portata di mano.
-Il ministro degli Interni Amber Rudd è una delle personalità più in vista a rischiare di perdere il seggio in questa tornata elettorale. A rischio anche l’ex leader dei LibDem Nick Clegg e l’ex primo ministro scozzese Alex Salmond, in base ai risultati degli exit poll.
– Secondo Emily Thornberry, ministro ombra Labour per gli affari esteri, in base ai risultati degli exit poll sarà difficile anche per il suo partito formare una coalizione.
– Secondo il bookmaker Paddy Power il ministro degli esteri Boris potrebbe essere il favorito come successore di Theresa May nel ruolo di primo ministro.
– La co-leader dei verdi, Caroline Lucas, ha dichiarato che il suo partito non supporterà mai un governo conservatore.
– Paul Nuttall, il leader dell’Ukip, ha scritto sul suo account Twitter che se gli exit poll dovessero rivelarsi esatti, Theresa May potrebbe mettere a rischio la Brexit. “Lo avevo detto fin dall’inizio che queste elezioni erano sbagliate. Arroganza”.
– Il secondo comune ad aver concluso lo scrutinio è Houghton & Sunderland South, dove il primo seggio in palio è andato ai laburisti.