Elezioni in Polonia, i risultati del primo turno delle presidenziali
I risultati del primo turno delle elezioni presidenziali in Polonia, che si è svolto nella giornata del 28 giugno 2020, vedono il capo dello Stato conservatore polacco Andrzej Duda, candidato alla rielezione, andare verso il ballottaggio con il suo rivale liberale Rafal Trzaskowski. I due si sfideranno al secondo turno delle elezioni presidenziali in programma il 12 luglio. Andrzej Duda ha ottenuto il sostegno del 41,8 per cento dei polacchi, mentre il sindaco di Varsavia è stato sostenuto dal 30,4 per cento dei votanti, secondo il sondaggio condotto dall’Istituto IPSOS e pubblicato dai principali canali televisivi polacchi ieri dopo la chiusura dei seggi.
Il sistema di voto prevede l’elezione a presidente della Repubblica del candidato che ottiene il 50 per cento dei consensi. Se al primo turno nessuno raggiunge quella soglia, si tiene un ballottaggio tra i due candidati che al primo turno hanno raccolto più voti.
I candidati delle elezioni presidenziali in Polonia 2020
Il capo dello Stato uscente Andrzej Duda, eletto nel 2015, esponente del partito di destra e conservatore Diritto e Giustizia, era il grande favorito della tornata elettorale. Il principale avversario invece era il candidato del partito dei centrodestra liberale Piattaforma civica, il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski, 48 anni, rappresentante di un elettorato più moderato.
Terzo nei sondaggi alle spalle è risultato Szymon Hołownia, giornalista e conduttore televisivo di 44 anni, in corsa alle presidenziali puntando sulla sua estraneità al mondo della politica con un programma prevede di cancellare alcune riforme approvate da Diritto e Giustizia.
Robert Biedroń, 44 anni, è il presidente del partito di centrosinistra Primavera, da lui fondato nel 2019. Dichiaratamente ateo e omosessuale, Biedroń è un attivista per i diritti Lgbt. Il suo partito prova a riempire il vuoto lasciato a sinistra da Piattaforma Civica, giudicata troppo liberale.
Władysław Kosiniak-Kamysz, 38 anni, è il candidato del Partito Popolare Polacco, storicamente più forte nelle aree rurali del Paese, vicino a Diritto e Giustizia per la difesa dei valori cattolici, ma in passato anche a Piattaforma Civica, con cui ha aderito al Ppe.
Infine, Krzysztof Bosak, 38 anni, altro rappresentante della destra estrema, in corsa per il partito euroscettico Confederazione Libertà e Indipendenza.
I sondaggi
Nei sondaggi elettorali effettuati a poche settimane dalle elezioni presidenziali in Polonia 2020 il presidente uscente Andrzej Duda è risultato in testa con percentuali superiori al 40 per cento dei consensi, seguito Rafal Trzaskowski. Lo sfidante è rimasto sotto il 30 per cento. Il grande divario tra i due principali candidati ha messo in evidenza le maggiori chance di vittoria dell’esponente di Diritto e Giustizia, senza tuttavia escludere un capovolgimento della situazione al secondo turno, in una sfida al ballottaggio.
Fino a pochi giorni prima della prima data fissata per il voto, Duda sembrava strafavorito. Il presidente aveva anche provato a tenere lo stesso le elezioni nonostante gli evidenti problemi legati alla pandemia di Coronavirus. In seguito nei sondaggi è stata rilevata una perdita di consensi al primo turno, e qualche possibilità di sconfitta al secondo turno.
In particolare, un sondaggio realizzato tra il 22 e il 23 giugno scorso dall’istituto Ipsos ha segnalato Duda al primo turno al 40 per cento delle preferenze contro il 27 per cento di Trzaskowski e il 10 per cento di Holownia. La stessa rilevazione ha poi indicato in un eventuale ballottaggio, Trzaskowski al 47 per cento dei voti contro il 43 dell’avversario.
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