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    Elezioni presidenziali in Kazakistan, Tokayev vince con il 70 per cento dei voti

    Credit: VYACHESLAV OSELEDKO / AFP

    Kassym-Jomart Tokayev, presidente ad interim, è il delfino dell'ex capo di Stato Nursultan Nazarbayev, che ha governato per 30 anni

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 9 Giu. 2019 alle 20:51 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:06

    Elezioni presidenziali in Kazakistan: vince Tokayev con il 70%

    Elezioni presidenziali Kazakistan risultati – Il vincitore delle elezioni presidenziali in Kazakistan è Kassym-Jomart Tokayev, delfino dell’ex capo di Stato Nursultan Nazarbayev.

    Tokayev ha vinto con il 70,76 per cento dei voti. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione elettorale centrale Konstantin Petrov.

    Il risultato era già stato annunciato dagli exit poll, che, nella giornata di ieri, domenica 9 giugno, attribuivano a Tokayev il 70,13 per cento dei consensi.

    Un esito elettorale molto prevedibile, dal momento che Tokayev era stato indicato come suo successore da Nursultan Nazarbayev, che ha guidato il paese per trent’anni.

    Nel giorno del voto, in Kazakistan sono stati arrestati almeno cinquecento manifestanti nelle città di Nursultan (il nuovo nome della capitale Astana) e Almaty.

    I manifestanti sono sostenitori dei partiti dell’opposizione, che ritengono queste elezioni una farsa.

    A marzo 2019 Nursultan Nazarbayev, uno dei leader postsovietici più longevi, si è dimesso da presidente del Kazakistan dopo 29 anni al potere.

    Tokayev, presidente del Senato, ha ricoperto il ruolo di presidente ad interim fino al voto, che si è tenuto oggi, domenica 9 giugno.

    Come primo atto ufficiale da presidente ad interim, Tokayev ha deciso di cambiare il nome della capitale: da Astana a Nursultan, in onore dell’ex Capo di Stato kazako.

    Nonostante le proteste delle opposizioni, le autorità continuano a dichiarare che le elezioni sono libere, che i candidati in lizza sono molto e che tutti si possono votare.

    Nazarbayev è salito al potere nel 1989, quando il Kazakistan era ancora una repubblica sovietica ed è rimasto in carica quando nel 1991 il paese ha ottenuto l’indipendenza.

    Era stato eletto per la quinta e ultima volta nel 2015, con la maggioranza schiacciante del 97,5 per cento.

    Se il risultato anticipato dagli exit poll sarà confermato, come sembra probabile, Tokayev prenderà il posto di Nazarbayev dopo quasi 30 anni di presidenza.

    L’ex leader del paese avrà comunque ampi poteri nel paese, dal momento che gode dello status di “padre della nazione”, in seguito a una legge del 2018. Questo status gli garantisce anche l’immunità giudiziaria.

    Nazarbayev è riuscito a trasformare l’economia del Kazakistan in una delle più forti dell’Asia Centrale, attirando numerosi investimenti stranieri e stringendo ottimi rapporti diplomatici con Russia, Cina, Stati Uniti e Unione europea.

    Secondo i report di Human Rights Watch, nel Paese si registrano tuttavia numerose violazioni dei diritti umani, che limitano la libertà d’espressione e di culto.

    Kazakistan: 500 manifestanti arrestati nel giorno delle elezioni presidenziali
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