Urne aperte in Egitto per le prime elezioni parlamentari da quando nel 2012 il parlamento egiziano fu sciolto dalla Corte Costituzionale.
Gli elettori vanno al voto per scegliere 596 deputati. Tra sabato 17 ottobre e lunedì 19, si attendono 27 dei 54 milioni di cittadini egiziani aventi diritto al voto. Una seconda tornata elettorale avrà luogo il 22 e il 23 novembre. I risultati non saranno noti prima di dicembre.
Secondo quanto sostengono le autorità egiziani, queste elezioni rappresentano l’ultimo step verso il compimento di una vera e propria democrazia, ma in molti hanno criticato tale affermazione dal momento che gran parte degli oltre 5mila candidati sostengono il presidente egiziano Abdul Fattah al-Sisi.
Il generale Al-Sisi ha contribuito alla deposizione dell’ex presidente egiziano Mohamed Morsi ne luglio del 2013, membro dei Fratelli Musulmani. Da quando è salito al potere, Al-Sisi ha represso duramente i Fratelli Musulmani e oggi molti dei suoi rappresentanti sono in carcere. Lo scorso aprile Morsi è stato condannato a vent’anni di carcere, e poi persino a morte.
Al-Sisi ha sottolineato l’importanza, in occasione di questa tornata elettorale, che gli egiziani su uniscano al fianco dell’esercito e che lo sostengano. “Mettetevi in fila dinanzi ai seggi elettorali e votate, nella speranza di un futuro luminoso per l’Egitto!”, ha annunciato pubblicamente.
Massima sicurezza per le strade del Paese: più di 185mila tra soldati e forze dell’ordine schierati per assicurare che le elezioni si svolgano regolarmente. Questo parlamento sarà il primo a essere eletto dopo l’approvazione di una nuova costituzione nel gennaio del 2014.