Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Elezioni midterm 2018: gli aggiornamenti in tempo reale | Diretta LIVE

    Di TPI
    Pubblicato il 7 Nov. 2018 alle 18:33 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:47

    Elezioni midterm 2018 diretta live – Il 6 novembre i cittadini statunitensi sono chiamati a rinnovare il Congresso e ad eleggere i governatori di 36 stati. Le elezioni di midterm si svolgono ogni quattro anni, ovvero due anni dopo le elezioni presidenziali, il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre degli anni pari. Qui abbiamo spiegato come funzionano le elezioni di midterm.

    Le elezioni di midterm riguardano l’elezione dei 435 membri della Camera dei rappresentanti, di un terzo dei 100 membri del Senato e dei governatori di trentasei dei cinquanta Stati membri degli Stati Uniti.

    Le elezioni di metà mandato rivestono un’importanza particolare dal momento che rappresentano un giudizio dell’operato del presidente.

    Dall’esito delle elezioni di midterm si può fare una previsione dell’andamento politico dei successivi due anni, quelli che porteranno alle elezioni del presidente degli Stati Uniti. Le prossime elezioni presidenziali si terranno il 3 novembre 2020.

    Le parole del presidente Donald Trump

    “Abbiamo fermato l’onda blu. Degli undici candidati da me sostenuti, nove hanno avuto successo”, ha affermato il presidente Donald Trump, commentando i risultati delle elezioni di Midterm nel corso di una conferenza stampa. “E abbiamo vinto nonostante ci sia stata una copertura dei media ostile nei confronti dei repubblicani”.

    “È stato un grande giorno per i repubblicani”, ha dichiarato il presidente, sottolineando che ora il Grand Old Party avrà “un cammino molto più facile al Senato e i democratici verranno da noi per qualsiasi cosa vorranno fare”.

    Gli “elettori hanno rifiutato e respinto i senatori dem per come hanno gestito il caso Kavanaugh”, il giudice voluto da Trump alla Corte Suprema e nominato nonostante le accuse di molestie ai tempi del liceo. “Il fattore Kavanaugh ha influenzato il voto”, ha sottolineato il presidente.

    Il Tycoon ha ringraziato la democratica del Congresso Nancy Pelosi “per il duro lavoro che ha fatto” e ha promesso che i due lavoreranno insieme “sulla riduzione dei costi dei medicinali. Dobbiamo lavorare insieme bipartisan ed essere uniti”, ha aggiunto.

    L’inquilino della Casa Bianca ha anche lanciato un appello ai democratici: “È il momento di unirsi, mettere da parte le faziosità e mantenere il miracolo americano. Analizzeremo quanto presenteranno i dem, cercheremo di trovare cose che possiamo sostenere e i dem analizzeranno le nostre proposte, e troveremo un accordo”.

    Elezioni midterm 2018: le reazioni internazionali 

    “Complimenti al presidente Trump per i seggi conquistati al Senato e la conferma in Stati cruciali, contro tutto e contro tutti: giornalisti di sinistra, attori e cantanti, registi e pseudo-intellettuali…Go Donald Go!”, ha scritto il vicepremier Matteo Salvini su Twitter.

    Meno positivo il commento del Cremlino, secondo cui non ci sono “prospettive brillanti” per un miglioramento delle relazioni con gli Stati Uniti, dopo i risultati delle elezioni. “Questo non significa che la Russia non stia cercando un dialogo con gli Usa”, ha aggiunto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che “nonostante le fobie degli Stati Uniti, la Russia non ha interferito, non interferisce e non interferirà nei processi elettorali di nessuno Paese al mondo, compresi gli Stati Uniti”.

    Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha commentato tramite social i risultati delle elezioni: “L’America insegna che la strada è ancora lunga ma che quando si cambia si vince. Quando si cambiano le persone e quando si è capaci di indicare un altro futuro”.

    Elezioni midterm 2018 diretta live: Gli ultimi aggiornamenti

    Mercoledì 7 novembre – ore 7.00 – I Democratici hanno conquistato la Camera, mentre il Senato resta nelle mani dei Repubblicani. Qui chi ha vinto le elezioni di metà mandato.

    6:00 – Il Repubblicano Ted Cruz conquista la carica di governatore del Texas

    5:30 – Ci sono ancora centinaia di distretti da scrutinare, ma già 60 donne hanno ottenuto un seggio nella Camera

    4:40 – Secondo gli exit poll, i Dem sono in vantaggio per la carica di governatore del Michigan

    3:47 – Gli elettori americani non sono d’accordo con la nomina di Kavanaugh alla Corte Suprema: lo rivela un exit poll diffuso dalla CNN.
    3:42 –Gli italoamericani Andrew Cuomo e Gina Raimondo vincono rispettivamente a New York e Rhode Island come governatori.
    +++3:36- Fox News: Democratici ottengono il controllo della Camera dei Rappresentanti+++

    3:33 – Dopo oltre il 70% dei seggi scrutinati, in Texas nessuno tra O’Rourke e Cruz sembra ancora prevalere.
    3:26 – Con oltre il 70% dei voti Alexandria Ocasio-Cortez, democratica di 28 anni vincitrice a sorpresa delle primarie, viene eletta nel 14esimo distretto della Camera dello stato di New York.
    3:23 – Camera, New Jersey Scrutinio (145/523 sez.) Grossman (R): 49,4% Van Drew (D): 49,1%

    3:19 –Governatore della Georgia: scrutinio 36%, Kemp (R): 60,2% Abrams (D): 39%
    2:42 – Ted Cruz raggiunge il suo quartier generale a Houston, in Texas. I dati nello stato ancora non permettono di dichiarare un vincitore, ma c’è cauto ottimismo per il candidato repubblicano.
    2:41 – Chi sono i governatori eletti finora? Ecco chi sono.

    2:16 – La Florida si conferma uno stato storicamente in bilico: Scott e Nelson, i due candidati al senato, sono divisi da poche migliaia di voti.
    2:12 – Grande attesa per il risultato in Texas, dove il senatore repubblicano uscente Ted Cruz se la vede con la rivelazione Beto O’Rourke. I primi dati ancora non sembrano dare una prevalenza di uno dei due candidati.

    2:08 – La democratica Elizabeth Warren rieletta senatrice in Massachusetts. Democratici dati per vincitori anche in Rhode Island, Connecticu, Delaware e Maryland.
    1:54 – In Virginia il senatore democratico uscente Tim Kaine, candidato vicepresidente di Hillary Clinton nel 2016, è dato vincitore dalla CNN. La Virginia è stato per decenni un feudo repubblicano, ma dal 2008 in tutte le elezioni presidenziali è stato vinto dai democratici.
    1.49 – La CNN assegna al senatore Bernie Sanders la vittoria in Vermont. Attualmente l’ex candidato alle primarie democratiche 2016 sta conducendo con il 61,6% dei voti contro il repubblicano Zupan.
    1:03 – Chiusi i seggi in Vermont, Virginia e Florida.
    00:59 – Per il 76% degli americani i recenti episodi di estremismo sono stati determinanti per decidere come votare oggi. Lo rivela un sondaggio della CNN.
    00:52 – Una sfida elettorale da tenere d’occhio sarà quella del 14esimo distretto di New York, dove i Democratici candidano Alexandria Ocasio-Cortez. Ecco la sua storia.
    00:40 – Il repubblicano Braun avanti su Donnelly nei primi dati provenienti dall’Indiana. Paragonando i dati con quelli delle passate elezioni si può immaginare una lotta all’ultimo voto in questo stato per il Senato.

    00:20 – Chiudono i seggi in Indiana e Kentucky. Repubblicani avanti nei primi seggi.

    Martedì 6 novembre – 23:47 – I primi risultati arrivano da Guam, territorio non incorporato degli Stati Uniti: la candidata democratica Lou Leon Guerrero vince con il 50,7% dei voti. Si tratta della prima donna a diventare governatrice del territorio. Il dato è per primo a causa del diverso fuso orario del territorio situato nel Pacifico.

    ore 23.35 – Oltre il 40% degli elettori approva il lavoro svolto da Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. Lo rivelano i risultati preliminari degli exit poll svolti dalla CNN.

    ore 17.45 – Alle 17 ora italiana ha aperto i seggi anche l’ultimo dei 50 stati Usa chiamati alle urne, l’Alaska: in questo stato le operazioni di voto si chiuderanno alle 7 ora italiana di mercoledì 7 novembre.

    ore 16.00 – Sono 36 milioni gli elettori che hanno espresso la loro preferenza con il voto anticipato per le elezioni di midterm. Lo riferisce il sito web Politico. Si tratta di una cifra record per le elezioni di metà mandato. Secondo diversi analisti, un’elevata affluenza favorirebbe i democratici.

    ore 15.30 – In 26 stati americani i seggi sono già aperti. Il primo ad aprire le operazioni di voto è stato il Vermont.

    Elezioni midterm 2018 news: Facebook blocca account fake

    Zuckerberg ha annunciato di aver bloccato circa 30 account su Facebook e altri 85 su Instagram e ha messo in guardia da possibili interferenze di “soggetti stranieri” in vista delle elezioni di metà mandato.

    “Come parte dei nostri sforzi per prevenire interferenze su Facebook durante le elezioni, siamo in contatto regolare con le autorità competenti per l’applicazione della legge, con esperti esterni e con le altre aziende di tutto il mondo”, ha fatto sapere Facebook in un comunicato.

    “Domenica mattina, le autorità competenti ci hanno contattato e comunicato l’esistenza di attività recentemente scoperte e che potrebbe essere legate a entità straniere. Abbiamo immediatamente bloccato gli account e adesso stiamo indagando”.

    Elezioni midterm 2018 news: per cosa si vota

    Il Congresso americano – ovvero il parlamento – è diviso in due rami: la Camera dei Rappresentanti e il Senato. Il 6 novembre si vota per rieleggere l’intera Camera dei Rappresentanti, ovvero 435 membri, il cui mandato dura due anni.

    Insieme a loro si eleggono 36 dei 100 senatori che compongono il Senato, i cui mandati durano 6 anni (ogni due anni se ne rinnova un terzo). Negli Stati Uniti ci sono due senatori per ciascuno stato, ovvero 100 senatori per 50 stati federali. Vengono eletti anche 36 governatori.

    Elezioni midterm 2018 news: il Congresso americano alla vigilia del voto

    Prima di queste elezioni di metà mandato, la Camera dei Rappresentanti è controllata dai Repubblicani (235 su 435). Anche il Senato è controllato dai Repubblicani, con 51 senatori di maggioranza.

    Il Senato è composto da 2 senatori per ogni Stato, eletti per 6 anni.

    In quasi tutti gli stati viene utilizzato il sistema maggioritario semplice: ogni elettore vota per un candidato e viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voti, a eccezione della Louisiana, che invece adotta un metodo uninominale a doppio turno.

    I seggi della Camera dei rappresentanti sono invece ripartiti tra gli Stati in proporzione alla rispettiva popolazione. Ciascuno Stato ha diritto ad almeno un rappresentante. I seggi sono attualmente 435. Ad essi si aggiungono sei delegati che rappresentano il Distretto di Columbia, Porto Rico, e i territori delle Samoa Americane, di Guam, delle Marianne Settentrionali e delle Isole Vergini americane, che però non hanno diritto di voto.

    I rappresentanti sono eletti in collegi uninominali, che devono avere approssimativamente la stessa popolazione.

    In quasi tutti gli stati viene utilizzato per l’elezione il sistema maggioritario semplice: ogni elettore vota per un candidato e viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voti. Anche alla Camera l’eccezione è rappresentata dalla Louisiana, dove si usa il sistema elettorale francese a doppio turno.

    La Camera dei rappresentanti è eletta per due anni. Alle elezioni di midterm infatti, a differenza del Senato, si rinnovano tutti e 435 seggi.

    Elezioni midterm 2018 news: i sondaggi

    Alla Camera i sondaggi prevedono una vittoria dell’opposizione e il ritorno quindi di una maggioranza democratica. Secondo il Washington Post la sinistra sarebbe in vantaggio in 69 circoscrizioni in bilico.

    Più difficile per i democratici spuntarla al Senato, sia perché i senatori uscenti sono di meno, un terzo e non la totalità come alla Camera, e sia perché quelli in scadenza sono per lo più democratici.

    Un esito probabile delle elezioni di midterm potrebbe essere rappresentato da un Senato che si riconferma a maggioranza repubblicana e una Camera che passa a maggioranza democratica.

    Qui tutti gli aggiornamenti sui sondaggi.
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version