Elezioni in Germania, i risultati in diretta
Il Partito social-democratico di Germania (Spd) è in leggero vantaggio sull’Unione cristiano-democratica (Cdu) nelle elezioni legislative che si sono tenute oggi, domenica 26 settembre, in Germania: questo il dato emerso dalle prime proiezioni trasmesse dalle reti nazionali tedesche, che danno la Spd al 25,9% e la Cdu al 24,5% (ZDF).
Oltre 60 milioni di elettori hanno votato dalle 7 alle 18 di oggi per il rinnovo del Bundestag, sancendo la fine dei 16 anni di cancelleria guidata da Angela Merkel. Il segretario del partito social-democratico Olaf Scholz, ministro delle Finanze nel governo di coalizione guidato da Merkel, era considerato da settimane il favorito alla successione, tornato stabilmente in testa ai sondaggi per la prima volta da 15 anni. A fare le spese del ritrovato vigore del centrosinistra è stata la Cdu, per cui – stando alle proiezioni – si profila il peggior risultato della sua storia.
Per sapere chi governerà Berlino e quali saranno le coalizioni possibili bisognerà comunque attendere le prossime settimane, ma con risultati così ravvicinati le trattative potrebbero trascinarsi addirittura fino a fine anno. Cinque gli scenari possibili: quelli di cui si discute con maggiore fervore in queste ore è l’alleanza “semaforo”, formata da Spd, Verdi e liberali o invece la coalizione “Giamaica”, in cui la Cdu/Csu guida il governo con Verdi ed Fpd come partner minori.
In base agli attuali numeri però, sono possibili sia una riedizione dell’attuale Grosse Koalition (Cdu/Csu più Spd), sia l’allargamento della coalizione ai Verdi, o ancora la variante “Germania”, con Cdu/Csu, Spd e Fpd al posto degli ambientalisti. Rispetto ai sondaggi, si allontana invece la possibilità di una coalizione “rosso-rosso-verde” tra Spd, Verdi e Linke. L’estrema sinistra tedesca infatti, secondo le proiezioni, balla intorno alla soglia di sbarramento del 5% e ha perso oltre tre punti e mezzo rispetto al 2017. La Linke rischia quindi di non entrare al Bundestag.
Il dato certo è che Angela Merkel resterà ancora sulla scena per gestire il passaggio verso il prossimo cancellierato e supportare Laschet nella guida della Cdu: alle elezioni legislative del 2017 i cristiano-democratici furono i più votati con il 32,9% dei consensi, mentre i socialdemocratici dell’Spd registrarono il loro minimo storico attestandosi al 20,5%. Inoltre il partito avrebbe perso oltre 10 punti percentuali nell’Est, fermandosi intorno al 17% e cedendo all’estrema destra dell’Afd, salita al 21%, la palma di secondo partito. Secondo quanto dichiarato da Laschet, a pesare sulla debacle elettorale sarebbe stato proprio l’addio della ex cancelliera, che nel 2018 ha scelto di non ricandidarsi per un quinto mandato alla guida del governo tedesco.
Elezioni in Germania, la diretta
- Spd 25,9%
- Cdu 24,5%
- Verdi 14,8%
- Fdp 11,7%
- Linke 5%
Ore 19,30 – Tracollo Linke, rischia di non entrare al Bundestag – Si allontana la possibilità di una coalizione “rosso-rosso-verde” tra Spd, Verdi e Linke. L’estrema sinistra tedesca, secondo le proiezioni, balla intorno alla soglia di sbarramento del 5% e ha perso oltre tre punti e mezzo rispetto al 2017. La Linke rischia quindi di non entrare al Bundestag. Dietmar Bartsch, copresidente del partito, ha parlato di “serata deludente” ai microfoni della Ard. “Non rappresentiamo più gli interessi dell’Est”, ha aggiunto Bartsch, ammettendo che alcuni elettori possano essere rimasti “spaventati” dalle dichiarazioni di alcuni esponenti del suo partito. La copresidente della Linke, Janine Wissler, ad esempio, in un dibattito televisivo dello scorso 13 settembre aveva dichiarato che la Nato dovrebbe essere sostituita con un’alleanza più ampia che includa la Russia. A disamorare gli elettori sono state inoltre le forti divisioni interne al partito, non solo tra pragmatici e radicali ma tra nostalgici del comunismo e fautori delle nuove tendenze dell’estrema sinistra anglosassone. “Questa è una serata difficile per noi e per la sinistra”, ha ammesso Wissler.
Ore 19,20 – Laschet: “Non soddisfatti di risultati Cdu-Csu” – “I risultati di queste elezioni erano difficili da prevedere, e si sono confermati estremamente serrati. E’ una serata eccezionale e sarà molto lunga: non abbiamo risultati e previsioni certi, ma è evidente che non possiamo dichiararci soddisfatti del risultato ottenuto da Cdu-Csu”: lo ha detto commentando gli exit poll e le prime proiezioni, che registrano il peggior risultato di sempre per il partito democristiano unito ai socialdemocratici bavaresi, il candidato cancelliere democristiano, Armin Laschet. Nonostante la visibile delusione del candidato democristiano alla successione di Angela Merkel, Armin Laschet ha rassicurato i suoi sostenitori e ha promesso: “faremo tutto il possibile per creare un governo guidato dai conservatori, perché è quello di cui hanno bisogno i tedeschi per modernizzare il Paese”.
SPD (centrosinistra) 24,9%
CDU/CSU (centrodestra) 24,7%
Verdi 14,6%
FDP (centro) 11,7%
AfD (destra) 11,1%
Linke (sinistra) 5%
Fonte: Infratest dimap
Ore 19,13 – Proiezione Zdf, Spd a 25,8%, Cdu/Csu a 24,2% – L’ultima proiezione della Zdf sulle elezioni legislative tedesche dà l’Spd al 25,8%, la Cdu/Csu al 24,2%, i Verdi al 14,7%, l’Fdp all’11,8%, l’Afd al 10,1% e la Linke al 5%.
Ore 19,05 – Olaf Scholz: “Gli elettori mi vogliono cancelliere” – “I tedeschi vogliono il cambiamento, gli elettori mi vogliono cancelliere”, lo ha detto il segretario della Spd Olaf Scholz nel discorso pronunciato presso la sede del partito commentando gli exit poll e i risultati parziali delle elezioni legislative tedesche, che vedono i social-democratici in vantaggio. “Dobbiamo festeggiare, ma sarà una lunga notte”, ha aggiunto.
Ore 18,50 – Proiezioni Ard: Spd in vantaggio al 24.9% – Secondo le proiezioni della Ard la Spd è in vantaggio con il 24,9% di preferenze. Cdu-Csu al 24,7%.
Ore 18,10 – Spd: “Rivendichiamo la cancelleria per Olaf Scholz” – I social-democratici tedeschi (Spd) ritengono di avere un chiaro “mandato a governare” dopo la diffusione degli exit poll e quindi rivendicano la cancelleria per Olaf Scholz. Lo ha detto il segretario generale del partito Lars Klingbeil commentando i primi exit poll delle elezioni tedesche presso la sede della Spd.
Ore 18,05 – Esultanza alla sede dell’Spd dopo la proiezione dei primi exit poll – Il nostro inviato Pietro Guastamacchia ha ripreso la scena del “boato” che ha pervaso la sede del Partito Social democratico dopo la proiezione dei primi exit poll, che danno il partito di Scholz in vantaggio.
Il video di Pietro Guastamacchia
Ore 18,00 – Exit poll: Spd in vantaggio al 26% – Stando ai primi exit poll pubblicati dall’altro canale tv pubblico, ZDF, in vantaggio è l’Spd di Olaf Scholz al 26%, seguito dall’Unione di Armin Laschet al 24%.
Elezioni in Germania: il contesto
Secondo i sondaggi, l’ex ministro delle Finanze nel governo di coalizione guidato da Merkel era uscito vincitore da tutti e tre i dibattiti televisivi con gli altri candidati, in cui ha promesso allo stesso tempo stabilità e una rottura dai conservatori, con proposte come l’aumento del salario minimo a 12 euro l’ora, il rafforzamento dei limiti agli affitti e maggiori investimenti in infrastrutture.
A fare le spese del ritrovato vigore del centrosinistra è stata l’Unione cristiano-democratica (Cdu), che con Armin Laschet sembra faticare a ripetere i successi dell’era Merkel. In un recente comizio a sostegno di Laschet, a capo del governo della Renania Settentrionale-Vestfalia Merkel ha dichiarato che l’elezione di oggi avrebbe deciso “se ci atterremo alla linea della moderazione e del centrismo (…) o se faremo politiche che pensano solo alla distribuzione [della ricchezza]”, sostenendo che una coalizione dei partiti di sinistra non potrà garantire la solidità del bilancio pubblico.