Elezioni europee Slovacchia 2019 risultati | Exit poll | Risultati voto
Elezioni europee Slovacchia 2019 risultati – La Slovacchia ha votato per le elezioni europee. Il paese elegge 13 parlamentari.
Secondo i dati non ufficiali diffusi dai media le elezioni sarebbero state vinte dai liberali di centrosinistra di Progressive Slovakia (Ps) della neo-presidente Zuzana Čaputová, che secondo i dati diffusi dal quotidiano Dennik sono arrivati primi.
I socialdemocratici dell’ex premier Robert Fico avrebbero ottenuto il 15 per cento delle preferenze, contro il 24 per cento delle precedenti europee.
La vera sorpresa però sarebbe l’exploit dell’estrema destra di ĽSNS, terzo partito con il 12 per cento: nel 2014 aveva ottenuto poco meno del 2 per cento.
I dati non ufficiali – Secondo i dati non ufficiali diffusi dal quotidiano Dennik, la Coalizione della Slovacchia progressista sarebbe al primo posto con il 20 per cento delle preferenze, mentre al secondo posto è dato Smer con il 15,7 per cento dei voti.
Conquista il terzo post il Partito popolare di Slovacchia nostra con il 12,1 per cento. Al 9 per cento il Movimento dei cristiani democratici, seguiti da Libertà e Solidarietà al 9,6.
Elezioni europee Slovacchia 2019 risultati | Exit poll
Le previsioni – Le previsioni della vigilia davano in testa il partito socialdemocratico dell’ex premier Robert Fico con il 20 per cento delle preferenze.
Il principale partito a sfidare i socialdemocratici è Slovacchia Progressista, formazione liberal-progressista espressione della presidente Caputova.
Sono 8 i partiti che lottano per superare le soglia di sbarramento del 5 per cento.
Elezioni europee Slovacchia 2019 risultati | Liste e candidati | Sondaggi
In Slovacchia a governare attualmente sono i socialisti dello Smer. Il partito ha dovuto affrontare una burrasca politica dopo che l’ex premier Robert Fico si è dimesso in seguito al caso Kuciak.
L’attuale premier è Peter Pellegrini.
Nel paese è forte il sentimento euroscettico, che ha portato il partito People’s Party Our Slovakia a entrare per la prima volta in parlamento con 14 seggi.
Nonostante questo, un fatto nuovo ha modificato negli ultimi mesi il panorama politico nel paese. Alle elezioni presidenziali dello scorso marzo, infatti, ha trionfato Zuzana Caputova, liberale ed europeista, che ha sconfitto al ballottaggio Maros Sefcovic, il commissario europeo all’Energia. Caputova ha ottenuto il 58,4 per cento dei voti, contro il 41,59 dell’avversario politico.
In questo modo, l’europeismo ha fatto breccia in un paese che fa parte del blocco di Visegrad assieme a Repubblica Ceca e Polonia, un blocco fortemente ostile a Bruxelles e vicino alle forze più critiche dell’Ue, come ad esempio la Lega in Italia.
La vittoria in Slovacchia di Caputova ha segnato quindi una svolta importante.
Il suo attivismo per l’ambiente le è valso il premio Goldman per l’ambiente. Caputova è impegnata per i diritti Lgbt e delle minoranze.
Il presidente in Slovacchia ha un ruolo di rappresentanza, ma importante nella lotta alla corruzione grazie al potere di veto che può esercitare sulla nomina dei giudici.
La destra in Slovacchia – Alle scorse elezioni presidenziali la destra, in Slovacchia, non era riuscita a portare nessun candidato al ballottaggio. In queste elezioni, tuttavia, è dato in grande ascesa il partito Nostra Slovacchia (LSNS), formazione neofascista che, nelle settimane precedenti al voto, veniva data attorno al 15 per cento dai sondaggi.
Altro partito di destra che si presenta è quello nazional-conservatore “Siamo Famiglia”, anch’esso stimato attorno al 10 per cento. Infine, c’è il partito nazionale slovacco, che però appoggia il governo socialdemocratico.
La destra, insomma, in Slovacchia è viva e vegeta, nonostante l’exploit di Zuzana Caputova alle elezioni presidenziali.
Il caso Kuciak – La politica slovacca, nell’ultimo anno, è stata fortemente segnata dall’omicidio del giornalista investigativo Ján Kuciak e della sua compagna, uccisi a colpi di pistola nel loro appartamento di Velka Macia, a circa 65 chilometri da Bratislava, in Slovacchia il 22 febbraio 2018.
Il reporter ventisettenne, colpito fatalmente al petto da un proiettile, stava indagando su diversi casi di frodi fiscali connessi a Ladislav Basternak ed altri esponenti del partito dei Democratici sociali (Smer) guidato dal premier Robert Fico.
La sua ultima inchiesta, pubblicata il 9 febbraio 2018, riguardava frodi fiscali relative al Five Star Residence, lussuoso complesso di appartamenti di Bratislava, legato all’imprenditore Marian Kocner.
Lo scorso aprile, dopo mesi dal suo arresto, Miroslav Marcek, ha confessato il suo coinvolgimento nell’omicidio del giornalista investagativo slovacco Jan Kuciak e della fidanzata Martina Kusnirova.
L’ex militare, dopo 5 ore di interrogatorio, ha affermato di aver sparato ai due giovani il 21 febbraio del 2018 nell’appartamento di Kuciak a Velka Maca, paese a nord-est della capitale Bratislava. A dare la notizia l’emittente televisiva Rtvs.
Il caso Kuciak ha portato alle dimissioni dell’allora premier slovacco Robert Fico.