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    Elezioni Corea del Sud, i risultati: Partito democratico verso la vittoria

    Il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in (Credit Image: © President Office via ZUMA Wire)
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 16 Apr. 2020 alle 07:35 Aggiornato il 16 Apr. 2020 alle 07:37

    Elezioni Corea del Sud: i risultati

    Nella giornata di ieri, 15 aprile 2020, nonostante l’emergenza Coronavirus, in Corea del Sud si sono chiuse le elezioni legislative, ma quali sono stati i risultati? Chi ha vinto? Per il Partito democratico sud-coreano del presidente Moon Jae-in si profila una vittoria netta alle elezioni legislative. Con il 98,6 per cento dei voti conteggiati, il Partito democratico è in testa in 163 collegi elettorali, mentre il principale partito di opposizione, lo United Future Party, è in vantaggio solo in 84.

    In Corea del Sud si è votato per i 300 seggi dell’Assemblea Nazionale, il parlamento sud-coreano, e il risultato ottenuto finora segna la prima volta in sedici anni che il partito di maggioranza ottiene anche la maggioranza assoluta dei seggi: i voti ottenuti dal partito di Moon combinati con quelli degli alleati del Platform Party, secondo le ultime proiezioni, potrebbero assegnare alla coalizione di governo 179 seggi all’Assemblea Nazionale, mentre all’opposizione spetterebbero complessivamente 104 seggi.

    Un risultato, forse, condizionato dalla risposta del Governo all’epidemia di coronavirus, in regressione nel Paese asiatico: le elezioni erano viste come un referendum sullo stesso Moon, in calo di consensi per il rallentamento dell’economia e per lo scandalo di corruzione che aveva travolto a ottobre scorso l’ex ministro della Giustizia, Cho Kuk, costretto alle dimissioni.

    La popolarità del presidente sud-coreano è, però, tornata in ascesa per la risposta del Paese asiatico all’emergenza sanitaria, discussa a livello internazionale come un modello di contrasto alla pandemia: alla vigilia della tornata elettorale il consenso attorno alla sua figura era risalito oltre il 50 per cento. Sul piano interno, la vittoria alle elezioni legislative, che si tengono ogni quattro anni, potrà assicurare un’ampia maggioranza parlamentare al presidente per portare avanti la sua agenda di riforme fino alla scadenza del mandato, nel 2022.

    L’affluenza

    Le elezioni, cominciate con due tornate il 10 e l’11 aprile scorso, hanno avuto anche un record di affluenza, al 66,2 per cento secondo i dati della Commissione Elettorale, il livello più alto degli ultimi 28 anni. Gli elettori non sono stati quindi scoraggiati dalle misure di sicurezza sanitarie che prevedevano: mascherina sul volto, controllo elettronico della temperatura, disinfezione delle mani all’ingresso al seggio e distanziamento sociale in attesa di recarsi alle urne.

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