Il 30 luglio in Venezuela si sono tenute le elezioni per la nuova assemblea costituente voluta dal presidente Nicholas Maduro.
La nuova assemblea costituente avrà il compito di riscrivere la costituzione del paese. Ma i partiti di opposizione hanno contestato il voto e hanno paragonato l’attuale governo a una dittatura.
Tra i membri eletti figurano la moglie del presidente Nicolás Maduro, Cilia Flores, e il secondo uomo del chavismo, Diosdado Cabello.
Le violenze
Almeno 12 persone sono rimaste uccise nelle violenze esplose durante la giornata di votazioni e oltre 5mila persone sono state fermate dalla polizia. Per il procuratore di stato, invece, sono otto i morti confermati.
Sono stati annunciati gli omicidi del candidato alle elezioni, José Félix Pineda, e anche di un attivista anti-Maduro, il giovane segretario del partito di opposizione Acción Democrática, Ricardo Campos.
L’avvocato Pineda, di 39 anni, candidato alla nuova assemblea costituente venezuelana, è stato assassinato nella notte di sabato alla vigilia delle elezioni.
Secondo fonti governative, un gruppo di persone avrebbe fatto irruzione in casa del legale a Ciudad Bolìvar, nel sud est del paese, sparando numerosi colpi di arma da fuoco contro l’uomo.
Da inizio aprile, sono oltre 120 le vittime delle violenze nel paese, dopo che le prime manifestazioni di piazza hanno visto contrapporsi gruppi di resistenza giovanile contro la polizia e i colectivos, gruppi di ispirazione chavista fedeli al presidente.
L’affluenza al voto
Secondo il governo venezuelano, 8,1 milioni di venezuelani hanno partecipato al voto.
“Il tasso di partecipazione è stato alto e sorprendente, con il 41,53 per cento degli elettori del Venezuela che ha votato”, ha detto Tibisay Lucena, la presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne) venezuelano, nel corso di una conferenza stampa.
Questi dati però sono stati smentiti dall’opposizione che ha accusato Maduro di fornire numeri falsi.
“Non ci sono stati più di due milioni di voti, l’astensione è stata dell’87 per cento”, hanno detto.
L’oposizione infatti sostiene che solo 2,48 milioni di persone dei 19,4 milioni che hanno diritto di voto nel paese, si sono recati alle urne.
Messico, Colombia, Perù e Argentina avevano annunciato alla vigilia che non avrebbero riconosciuto i risultati. Il Cile ha bollato il voto come “illegittimo”.
L’annuncio di Maduro
“Si tratta del voto più importante che la rivoluzione abbia mai avuto in 18 anni di storia”, ha dichiarato il presidente venezuelano Nicolás Maduro in un discorso in Plaza Bolivar, a Caracas.
“Abbiamo la Costituente, arrivata dalla mano del paese. I venezuelani questa domenica hanno dato una lezione di coraggio e valore”, ha affermato il presidente venezuelano che ha inoltre minacciato gli esponenti delle opposizioni: “Se le proteste contro il governo continueranno, alcuni dirigenti dei partiti di opposizione finiranno in una cella e altri in un manicomio”.
Le sanzioni
Gli Stati Uniti si preparano ora a nuove misure contro i membri del chavismo.
“Continueremo a prendere azioni ferme e rapide contro gli architetti dell’autoritarismo in Venezuela, incluso quelli che partecipano all’Assemblea Nazionale Costituente” come risultato “della elezione odierna” ha detto in un comunicato a tarda notte la portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert.