Elemosiniere del papa Salvini – “Da questo momento, da quando è stato riattaccato il contatore, pago io, non c’è problema… Anzi, pagherò anche le sue, di bollette”. L’elemosiniere del papa Konrad Krajewski ha risposto alla provocazione del vicepremier Matteo Salvini che aveva commentato l’intervento del porporato nello stabile occupato a Roma nel quartiere Esquilino.
Il cardinale Krajewski aveva riattaccato personalmente il contatore dell’elettricità nel palazzo di Via di Santa Croce, occupato dal 2013, e per cui ci sono 300mila euro di bollette arretrate da pagare.
“Conto che l’elemosiniere del Papa, intervenuto per riattaccare la corrente in un palazzo occupato di Roma, paghi anche i 300mila euro di bollette arretrate”, aveva detto il ministro dell’Interno al termine di un comizio elettorale a Bra (Cuneo).
“Vede, non voglio che diventi una cosa politica, io faccio l’elemosiniere e mi preoccupo dei poveri, di quelle famiglie, dei bambini… Intanto, hanno luce e acqua calda, finalmente. Adesso tutto dipende dal Comune, aspettiamo che riaprano gli uffici”, ha spiegato il porporato polacco al “Corriere della Sera“.
È stato Konrad Krajewski stesso a calarsi nel tombino per riallacciare la corrente staccata dalla società fornitrice di elettricità Hera. “Mi assumo tutta la responsabilità. E non devo dare spiegazioni, c’è poco da darne. Ci ricordiamo cosa accadde l’ultima volta che ci fu un blackout a Roma?
Mancò la luce per poche ore e fu un dramma. Ecco, adesso s’immagini cosa può significare restare senza luce per sei giorni. Ci sono quasi cinquecento persone, in quel palazzo, un centinaio di bambini”.