Il tour operator Thomas Cook ha evacuato i propri clienti da un albergo nel mar Rosso, dopo la morte, per cause sconosciute, di una coppia di cittadini britannici.
Nei giorni scorsi John Cooper, 69 anni, e la moglie Susan, 63 anni, che trascorrevano le vacanze nello Steigenberger Aqua Magic Hotel a Hurghada, località turistica egiziana sul mar Rosso, sono stati trovati senza vita nella loro camera d’albergo.
I due, deceduti a poche ore di distanza l’uno dall’altra, sarebbero stati vittime di un arresto cardiaco.
“Le circostanze della loro morte non sono chiare. Al tempo stesso abbiamo ricevuto notizia del ricovero in ospedale di alcuni clienti dell’hotel”, ha fatto sapere il tour operator, che ha preferito invitare i 301 turisti che hanno prenotato attraverso Thomas Cook a lasciare l’albergo e ha offerto loro delle alternative di alloggio sempre in Egitto oppure il rientro a casa.
Una misura precauzionale. “Siamo profondamente rattristati dalla tragica morte di due dei nostri clienti che soggiornavano nello Steigenberger Aqua Magic Hotel”, ha detto un portavoce di Thomas Cook.
“La sicurezza è sempre la nostra prima priorità, quindi come misura precauzionale abbiamo deciso di rimuovere tutti i nostri clienti da questo hotel. Crediamo che questa sia la cosa giusta da fare”.
“Continuiamo a lavorare a stretto contatto con l’hotel e stiamo supportando le autorità con le loro indagini”, ha poi aggiunto.
Il quotidiano inglese The Independent ha quindi contattato l’ambasciata egiziana a Londra per un commento: “Stiamo sostenendo la famiglia di una coppia inglese che è morta a Hurghada, in Egitto, e siamo in contatto con il tour operator locale”.
Thomas Cook ha poi dichiarato di aver controllato lo Steigenberger Aqua Magic solo il mese scorso, quando ha ricevuto un ottimo punteggio complessivo dai suoi ospiti.
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