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    Cosa c’entra l’ansia con la marijuana

    Il consumo di marijuana può essere associato a volte alla comparsa di sintomi di ansia e attacchi di panico. Alcuni studi scientifici ci spiegano il motivo

    Di TPI
    Pubblicato il 19 Mag. 2017 alle 10:49 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:08

    L’utilizzo di marijuana solo nel 2015 ha interessato 16 milioni di persone nel mondo e 4 milioni in Italia, dove è una sostanza illegale. Questa droga è comunemente considerata “leggera” e per questo meno pericolosa delle droghe pesanti come cocaina ed eroina. Tuttavia, negli anni alcuni studi scientifici hanno posto in luce il nesso fra l’assunzione di marijuana e l’insorgere di sintomi di ansia e paranoia.

    In particolare, uno studio del 2009 condotto in collaborazione fra i dipartimenti di medicina delle università di Londra, Pavia, San Paolo e Barcellona, ha dimostrato come effettivamente la marijuana possa essere un fattore scatenante per ansia e attacchi di panico. Uno studio del 2014 condotto invece dalla University of Maryland School of Medicine, ha confermato parte di questi dati, mettendo in evidenza come elevate quantità di cannabis possano causare paranoia.

    Secondo la prima ricerca, a far scatenare l’ansia a livello chimico è il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo), principio attivo della cannabis e sostanza psicotropa che agisce su serotonina e noradrenalina e sui recettori del glutammato e GABA (entrambi neurotrasmettitori).

    L’ “effetto ansia” che la cannabis può provocare è di due tipi: acuto e sul lungo termine. Nel primo caso si tratta di veri e propri attacchi di panico, sperimentati soprattutto quando si assume marijuana in grandi dosi da parte di fumatori non abituali. I sintomi in questo caso sono acuti: attacco di panico, paura, sensazione di impotenza, incapacità di gestire la situazione.

    L’uso di marijuana può essere connesso, in alcuni casi, all’insorgere di sintomi di ansia e disturbi della personalità anche sul lungo periodo, nonostante essa venga comunemente usata per alleviare lo stress. In questi casi non si tratta di intensi attacchi di panico, ma di disturbi d’ansia, stress psicologico e pensiero negativo che si presentano dopo svariati anni dall’uso della sostanza. L’analisi è stata condotta rilevando la relazione fra un campione di fumatori e l’insorgere di questi disturbi, rivelatisi poi in percentuali abbastanza alte.

    Tuttavia, le evidenze scientifiche riguardo l’insorgere di ansia dopo anni di uso di marijuana non sono ancora completamente definite e certe e in alcuni casi l’ansia può derivare da altri fattori. Ciò che invece è stato rilevato dagli studi è che l’abuso della sostanza in un determinato momento può manifestarsi immediatamente sotto forma di attacco di panico e paranoia.

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