EasyJet vieta a un suo pilota depresso di volare
La nota compagnia aerea lowcost EasyJet vieta a uno dei suoi piloti probabilmente depresso di volare al comando di uno dei suoi aerei. Alla base della scelta della compagnia svizzera ci sarebbe il fatto che un pilota protagonista della vicenda, avrebbe rivelato ad alcuni suoi amici la volontà di suicidarsi.
“Probabilmente mi ucciderò”, avrebbe scritto il giovane pilota in una chat tra amici. E nella stessa conversazione si leggerebbe ancora: “Ho pensato di incontrare persone, fare amicizia con i colleghi… la mia vita è finita da quando sono nato”.
La compagnia lowcost svizzera, una volta venuta a conoscenza delle parole pronunciate dal suo pilota, ha dichiarato di non poter fare altro. Fonti vicine a EasyJet hanno riferito di “non avere altra scelta”.
Il pilota, però, non è stato licenziato dalla compagnia. EasyJet, infatti, ha chiesto al suo dipendente di sottoporsi a una serie di test per valutare la sua salute mentale. Solo al termine della valutazione – che orientativamente dovrebbe durare diverse settimane – appurata la sanità mentale del dipendente di EasyJet, il pilota potrà tornare a volare.
Secondo i media, il pilota avrebbe risposto ai suoi superiori, affermando di non avere alcuna intenzione di suicidarsi. Una fonte vicina alla compagnia lowcost svizzera ha affermato, però, che la questione è troppo delicata: “Non possiamo correre rischi con i nostri piloti. Chiunque condivida pensieri suicidi in privato merita aiuto e deve essere sottoposto a una valutazione”.
“Non possono semplicemente dire che stanno bene. C’è troppo in ballo”, spiegano da EasyJet. Anche perché fa ancora male il ricordo della tragedia del marzo del 2015, quando Andreas Lubitz, un pilota di 27 anni, depresso, ha fatto schiantare il volo 9524 della Germanwings sulle Alpi francesi.
Da EasyJet fanno sapere che al pilota è stato vietato volare da qualche giorno, mentre gli è stato offerto supporto.
Un portavoce di EasyJet ha dichiarato: “Possiamo confermare che il pilota è stato fermato un numero di giorni fa, in linea con le nostre procedure, mentre investighiamo. Nel frattempo abbiamo offerto supporto”.