La rock band Eagles Of Death Metal, nota soprattutto per la strage avvenuta durante il loro concerto al Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015, quando uomini armati dell’Isis spararono sulla folla uccidendo 89 persone, suonerà di nuovo nella capitale francese oggi, 16 febbraio 2016.
Il gruppo aveva promesso che sarebbe stato il primo a tornare al Bataclan non appena questo avesse riaperto le porte ai concerti, ma essendo la sala ancora chiusa, i musicisti si esibiranno presso l’altrettanto celebre teatro dell’Olympia.
Gli Eagles Of Death Metal hanno riprogrammato una serie di date dei loro concerti europei che erano stati cancellate dopo l’attacco terroristico e i fan sopravvissuti che erano allo show del Bataclan il 13 novembre avranno diritto ad un biglietto gratuito per la data di febbraio.
Già il 7 dicembre la band aveva fatto il suo ritorno nella città francese, ospite sul palco degli U2, che avevano offerto loro di suonare un pezzo durante il loro concerto e di duettare sulle note di People Have the Power di Patti Smith:
Il giorno prima del concerto del 16 febbraio, il cantante della band Jeff Hughes ha rilasciato un’intervista molto commossa alla rete televisiva francese iTélé durante la quale, in lacrime, ha ricordato le vittime di quella sera, ma ha anche fatto alcune dichiarazioni piuttosto controverse rispetto all’uso delle armi in Francia.
“Le vostre politiche di controllo delle armi hanno per caso impedito che una sola cazzo di persona morisse al Bataclan? Se la vostra risposta è sì, vorrei sentirla, perché io non credo sia così. Credo che l’unica cosa che abbia fermato tutto sia stato l’intervento di alcuni degli uomini più coraggiosi che io abbia mai visto in vita mia, che si sono buttati a capofitto con le loro armi da fuoco a sfidare la morte”, ha detto durante l’intervista.
Il cantante ha proseguito: “So che molti non saranno d’accordo con me, ma sembra che Dio abbia creato gli uomini e le donne, e quella notte le armi li hanno resi uguali. E odio il fatto che sia così. Credo che fino a quando nessuno avrà più armi con sé, sia il caso che tutti le abbiano. Perché non ho mai visto morire uno che ne possedesse una, e voglio che quindi tutti vi abbiano accesso, e ho visto morire persone che magari avrebbero potuto sopravvivere”.
Qui l’intervista: