All’età di 84 si è spento a Roma il celebre compositore argentino Luis Enrique Bacalov, premio Oscar nel 1996 per la colonna sonora de “Il postino”, l’ultima fatica cinematografica di Massimo Troisi.
L’artista era malato da tempo, è morto il pomeriggio del 15 novembre 2017 all’ospedale San Filippo Neri di Roma. A dare la notizia è stato il figlio, Daniel Bacalov.
Nato a San Martín, in Argentina, il 30 agosto 1933, il pianista, compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore argentino, ma naturalizzato italiano, negli ultimi mesi si era chiuso in sè, vittima di una depressione profonda
Nella sua lunga carriera di autore di colonne sonore, ha firmato le musiche di “La città delle donne” di Federico Fellini, “A ciascuno il suo” di Elio Petri, “Una storia d’amore” di Damiano Damiani e di molti spaghetti-western, come “Django” di Sergio Corbucci.
Compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, Bacalov era nato in Argentina ma dal 1959 viveva in Italia. Nella sua lunga carriera di autore di colonne sonore, ha firmato le musiche di La città delle donne di Federico Fellini, A ciascuno il suo di Elio Petri, Una storia d’amore di Damiano Damiani e per molti spaghetti-western, da Django di Sergio Corbucci.
Famiglia di origini bulgare e religione ebraica, fu bambino prodigio del pianoforte e si trasferì ventenne in Colombia, poi in Europa, scegliendo per un po’ la Spagna, da cui scappò per il clima fascista del franchismo.
Si perfezionò a Parigi per poi giungere in Italia, a Roma, dove trovò lavoro prima alla Fonit Cetra, poi alla storica Rca.
Iniziò ad essere richiesto come arrangiatore, accompagna in concerto Claudio Villa e Milva, quindi il definitivo approdo a Milano, che sancì definitivamente il suo successo.