In una autocrazia “diamo al sovrano pienezza assoluta dei poteri per salvarci tutti”, quindi “pieni poteri in caso di successo, ma anche totalità delle responsabilità in caso di fallimento”. Queste le parole scritte su Telegram dal filosofo Alexander Dugin in un duro attacco a Vladimir Putin dopo la ritirata a Kherson. Il post, di due giorni fa, è stato poi rimosso.
Nel lunghissimo post Dugin, che viene considerato come l’ideologo di Putin e la cui figlia Darya è morta in un attentanto lo scorso agosto, utilizza toni accorati. “Una città russa, capitale di una regione, si è arresa, è stata consegnata”, ed ora i “russi piangono e soffrono”. Poi per indicare il responsabile di tale fallimento, Dugin fa una riflessione sul potere russo, in cui al “sovrano viene dato potere assoluto per salvarci tutti in un momento critico”. E “se per farlo si circonda di schifezze o sputa sulla giustizia sociale, è spiacevole, ma è giustificato per salvarci”. Al contrario, “se non ci salva, il suo destino è quello del Re della pioggia”, ossia essere ucciso.