La consegna di pacchi con il drone non è più un futuristico sogno degli appassionati di tecnologia. In Ruanda l’azienda statunitense Zipline ha avviato con regolarità il primo servizio al mondo di consegne volanti a domicilio.
Il piccolo velivolo senza pilota trasporta i pacchi che vengono lanciati con il paracadute. Poiché il drone non deve atterrare, la tecnologia promette di essere più rapida ed efficiente rispetto a servizi proposti da altre concorrenti.
I droni della start up Zipline, un’azienda dove lavorano ex dipendenti di giganti tecnologici come Google, Space X e Lockheed Martin, inizialmente consegneranno sangue e plasma agli ospedali, riducendo sensibilmente i tempi in caso di emergenza.
Il piccolo velivolo è fatto decollare con un sistema simile a una catapulta, vola a un’altezza massima di 150 metri per evitare di interferire con lo spazio aereo e può percorrere distanze di circa 150 chilometri.
Il drone è guidato da un pilota automatico con navigatore GPS. I progettatori di Zipline assicurano che il costo del sistema di consegne sarà identico ai tradizionali metodi.
La “rivoluzione” delle consegne degli acquisti online sta interessando le grandi aziende come Amazon che sta lavorando su servizio simile chiamato Prime Air, Google che si prepara a far partire i suoi velivoli autonomi a partire dal 2017 e la catena di negozi Wal-Mart, che ha da poco chiesto alla Federal Aviation Administration degli Stati Uniti il permesso di usare i droni per diverse attività, compresa la consegna di merci.
I droni sono già stati utilizzati in passato in Africa con scopi umanitari, ma alcuni volontari hanno espresso dubbi perché i dispositivi spesso sono utilizzati in zone di guerra e potrebbero essere confusi con armi utilizzate dai terroristi per sganciare bombe.