Tre donne che hanno accusato Donald Trump di molestie sessuali hanno chiesto ai rappresentanti del Congresso di aprire un’indagine sulla condotta del presidente statunitense.
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La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa Reuters.
Negli ultimi due anni, più di una dozzina di donne hanno sostenuto di essere state vittime di attenzioni non richieste da parte del tycoon newyorchese nel corso degli anni precedenti il suo ingresso alla Casa Bianca.
Secondo tre di queste accusatrici, Jessica Leeds, Rachel Crooks e Samantha Holvey, il Congresso dovrebbe “mettere da parte le affiliazioni politiche e indagare sulla storia della condotta sessuale del signor Trump”.
Nel corso di una conferenza stampa di lunedì 11 dicembre, le tre donne si sono dette certe del fatto che le accuse non porteranno Trump a dimettersi dalla presidenza, ma potrebbero avere un impatto decisamente negativo sulla sua reputazione.
Donald Trump e i funzionari della Casa Bianca hanno negato tutte le accuse, alcune delle quali risalgono agli anni Ottanta.
“Queste dichiarazioni false, contestate nella maggior parte dei casi da testimoni oculari, sono state affrontate a lungo nel corso della campagna elettorale dell’anno scorso, prima che il popolo americano esprimesse il suo giudizio consegnando a Trump una vittoria decisiva”, ha detto lunedì un portavoce della Casa Bianca.
L’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Nikki Haley, in un’intervista alla CBS domenica 10 dicembre, ha detto che le donne che hanno accusato Donald Trump di averle toccate o palpate senza il loro consenso “dovrebbero essere ascoltate”.
I commenti di Haley si pongono in contrasto con quelli di altri repubblicani che hanno difeso Trump, osservando che il popolo lo ha eletto presidente pur sapendo delle accuse di più donne contro di lui.
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