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    Donne rohingya vengono sequestrate e vendute come prostitute in Bangladesh

    Una donna rohingya con il suo bambino. Credit: Szymon Barylski
    Di Sara Ahmed
    Pubblicato il 4 Dic. 2017 alle 12:51 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:24

    Una ragazza rohingya di 15 anni, di nome Khartoun, ha raccontato all’emittente araba Al Jazeera di essere stata venduta come prostituta dopo essere arrivata in Bangladesh in barca per sfuggire alla brutale repressione subita dalla minoranza etnica in Birmania.

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    I rohingya sono una minoranza musulmana che conta circa un milione di membri, che vivono in prevalenza nella regione settentrionale della Birmania e vengono perseguitati e discriminati da anni. 

    Khartoun ha lasciato la Birmania dopo che i militari dell’esercito birmano hanno ucciso i suoi genitori. Al suo arrivo nelle spiagge del Bangladesh due donne si sono avvicinate a lei proponendo di soccorrerla e darle una mano. 

    “Mi hanno detto che se fossi andata con loro si sarebbero prese cura di me e mi avrebbero aiutata a trovare un marito”, ha dichiarato la ragazza rohingya.

    Le due donne hanno sequestrato Khartoun e l’hanno rinchiusa per tre settimane per poi venderla a un uomo che l’ha violentata ripetutamente per 12 giorni.

    “L’uomo mi ha detto: ti soffocherò, ti pugnalerò, Ti ucciderò. Vuoi essere uccisa come i militari hanno ucciso le persone in Myanmar? Non ti lascerò andare’”, ha raccontato la ragazza.

    La situazione è peggiorata dopo che 620mila rohingya arrivati in Bangladesh per fuggire dalla repressione dell’esercito birmano.

    Olivia Headon, membra di un’organizzazione internazionale per le migrazioni, ha dichiarato che è necessario tenere al sicuro le donne e le ragazze presenti nei campi profughi del Bangladesh.

    “Sappiamo che ci sono trafficanti che cercano di prendersi le donne qui Cox’s Bazar, in Bangladesh, e stanno facendo sempre più affari vendendo le donne come prostitute. È necessaria un’azione immediata per fermare questo sfruttamento sessuale” , ha dichiarato Headon.

    Come riporta Al Jazeera, molti dei volontari e soccorritori che assistono le ragazze vittime di violenza sessuale nei campi profughi hanno ricevuto minacce di morte da parte di bande criminali.

    Un altro membro dell’organizzazione internazionale per migranti ha spiegato che molte ragazze di appena 13 anni sono state rapite dai trafficanti e poi rivendute come prostitute. 

    Dopo essere stata violentata per dodici giorni, Khartoun è stata riconsegnata dall’uomo che l’aveva inizialmente comprata alle due donne da cui era stata sequestrata.

    Le due bengalesi hanno però nuovamente venduto Khartoun ad un secondo uomo che l’ha violentata a sua volta.

    Dopo le ripetute violenze sessuali, Khartoun è stata portata nel campo profughi du Kutupalong, dove ora vive.

    Leggi anche: SPECIALE: La crisi dei rohingya in Birmania

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