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    Chi è la donna vestita di rosa della tv di stato nordcoreana?

    Ri Chun-hee. Credit: Reuters

    Si chiama Ri Chun-hee ed è andata in pensione nel 2012. Occasionalmente viene richiamata per dare annunci importanti alla nazione

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 5 Set. 2017 alle 12:00 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:15

    Alcuni mesi fa è toccato a lei annunciare che la Corea del Nord ha testato con successo una bomba a idrogeno. Con la sua voce squillante e il suo vestito tradizionale rosa acceso, Ri Chun-hee, presentatrice della tv di stato nordcoreana, non è nuova agli annunci importanti.

    Anche se è andata in pensione nel 2012, Ri torna occasionalmente sullo schermo, ma solo per annunci militari di una certa rilevanza. Negli anni ha denunciato più volte l’operato di Stati Uniti e Corea del Sud, informando la popolazione nordcoreana dei sei test nucleari eseguiti finora nella storia del paese.

    Nel 1994 la presentatrice ha annunciato la morte del leader Kim Il-Sung, nonno di Kim Jong-Un, scoppiando in lacrime davanti ai telespettatori. Nel 2011 ha dato la notizia della scomparsa di Kim Jong-Il, padre dell’attuale capo del governo, trattenendo a stento il pianto.

    Sincera commozione o interpretazione? Gli studi di Ri Chun-hee fanno pensare alla seconda opzione. La conduttrice, ormai 74enne, ha studiato recitazione alla Pyongyang University of Theatre, racconta il Guardian.

    È originaria di una famiglia umile di Tongchong, nel sudest del paese. Dal 1971 lavora per la televisione di stato nordcoreana KCTV, di cui è diventata la principale presentatrice appena tre anni dopo.

    Ri si distingue per il tono enfatizzato e melodrammatico con cui legge le notizie e anche per un appariscente hanbok rosa, un abito tradizionale nordcoreano. Per decenni ha evitato di restare coinvolta in purghe che hanno posto fine alle carriere di alcuni suoi colleghi.

    “Ha una voce molto aggressiva, i nordcoreani direbbero che ‘riempie lo schermo’”, ha detto Kim Yong, dissidente della Corea del Nord che ora lavora nel Sud. “Ascoltando i giornalisti sudcoreani quando sono arrivato, mi sembrava di sentir parlare mamma papà nella loro stanza. I giornalisti a volte si mangiano le parole, mentre a quelli nordcoreani non è permesso, sarebbero licenziati”.

    Nel 2009 la rivista Chosun Monthly, anch’essa gestita dallo stato, ha scritto che Ri vive a Pyongyang con il marito, i figli e i nipoti. Ma per i telespettatori rimane l’“annunciatrice del popolo”, come viene definita dai suoi connazionali.

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