Per la prima volta nella storia della medicina, una donna è riuscita a sopravvivere senza polmoni per sei giorni.
Melissa Benoit, poco più che trentenne e madre di una bambina di tre anni, è nata con la fibrosi cistica, una malattia genetica che colpisce i polmoni e degenera andando a coinvolgere altri organi interni.
Ad aprile 2016, le sue condizioni era talmente gravi che i medici del Toronto General Hospital ritenevano fosse a un passo dalla morte. Chiesero allora l’autorizzazione ai suoi familiari di rimuovere i suoi polmoni, una procedura estrema che rappresentava la sua unica possibilità di sopravvivere.
La donna ha passato i successivi sei giorni nel reparto di terapia intensiva dove un sofisticato macchinario la teneva in vita consentendo l’ossigenazione e la circolazione del sangue in attesa che i medici trovassero polmoni per un trapianto.
Benoit era in coma indotto e pertanto non ha saputo dell’azzardo dei medici se non dopo la felice conclusione della vicenda.
Ma la decisione di tentare una procedura simile non è stata presa a cuor leggero. “È stata una discussione difficile perché parlavamo di tentare qualcosa che, a quanto ci risulta, non era mai stata fatta prima, con tantissime incognite”, ha spiegato il primario di terapia intensiva Niall Ferguson al quotidiano canadese The Star.
Nonostante la la rimozione dei polmoni avesse nell’immediato migliorato la situazione della donna, l’incertezza più grande era per quanto tempo Benoit avrebbe potuto vivere senza polmoni in attesa del trapianto. Sono bastati sei giorni.
I dettagli dell’intervento sono stati pubblicati in un articolo sulla rivista scientifica The Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery.
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