Si chiama situs inversus con levocardia e si manifesta quando la maggior parte degli organi vitali sono invertiti. Questa condizione, molto rara, è stata riscontrata in una donna dell’Oregon, Stati Uniti, che per 99 anni ha vissuto senza sapere che i suoi organi erano invertiti.
Ad accorgersene sono stati degli studenti di medicina, ai quali era stato assegnato proprio il corpo di Rose Marie Bentley, morta per cause naturali a 99 anni. La donna, da sempre appassionata di scienza, aveva deciso di donare il suo corpo alla scienza, per questo Warren Nilsen, insieme a quattro colleghi, si è ritrovato il corpo della signora Bentley davanti pronto a sezionarlo.
I sospetti che qualcosa non tornasse si sono palesati quando i cinque studenti non riuscivano a individuare la vena cava – quella cioè che porta l’ossigeno al cuore. Preoccupati, gli studenti hanno chiesto aiuto al loro professore, che si è trovato di fronte una scena che mai si era trovato davanti.
La vena cava che gli studenti non trovavano era posizionata a sinistra della spina dorsale. Loro la cercavano a destra, dove si trova normalmente. Ma, ancora più strano, la vena non terminava nel cuore, proseguendo, invece, lungo il diaframma, le vertebre, per finire nel lato destro del cuore. Quello opposto.
Il medico, a quel punto, ha capito che ci si trovava di fronte a un caso di situs inversus con levocardia e, continuando a esaminare il cadavere, si è scoperto che il cuore non era l’unico organo a non essere esattamente come avrebbe dovuto. Il polmone aveva due lobi e non tre; il ventricolo destro era grande due volte quello normale.
Ma anche lo stomaco non era al posto giusto: il professore e il suo team di studenti lo hanno trovato a destra invece che a sinistra. Il fegato, al contrario, si trovava a sinistra invece che a destra. I casi come quello della signora Bentley sono rarissimi: “Penso che trovare un’altra persona speciale come Bentley sia davvero molto remota. Ci sarà un caso ogni 50 milioni e non penso che dimenticheremo presto questa esperienza”, ha riferito il professor Walker della Oregon Health and Science University.