Sembrerebbe la trama di un film – impossibile non pensare a Room di Lenny Abrahamson – è invece è un fatto di cronaca: una donna è stata liberata dopo quasi 32 anni dal suo rapimento. Con lei anche il suo bambino di circa dieci anni. Il fatto è accaduto in Bolivia ed è stato riportato dai media, tra cui la Bbc, il 25 dicembre 2018. Ora è di nuovo con la sua famiglia, ma la storia parte da molto lontano.
La vicenda
La donna, oggi di 45 anni, è stata rapita in Argentina – Mar del Plata – quando era solo 13enne. Era il 1987 quando un giorno, all’improvviso, la ragazzina sparì dalla circolazione. Era caduta, infatti, in una trappola tesa da alcuni trafficanti di essere umani e portata in Bolivia. Un uomo di 50 anni ha catturato lei, la sorella maggiore e il fidanzato, ma questi ultimi sono riusciti a fuggire dal rapinatore tre mesi dopo.
La ragazza che non ce l’ha fatta a scappare, invece, è stata costretta a prostituirsi oltre ad essere ridotta in schiavitù. La sua “abitazione” è stata, per più di 30 anni, un garage di Bermejo, nel dipartimento di Tarija.
Ma non ha vissuto solo lì. Secondo le autorità, la vittima è stata spostata in varie zone della Bolivia nel corso dei decenni. La famiglia, ormai senza speranze, aveva smesso di cercarla.
La svolta è arrivata nei primi di dicembre grazie a un’operazione congiunta tra la polizia boliviana e quella argentina dopo una segnalazione. Hanno quindi localizzato la casa in cui si trovava e hanno liberato lei e il suo bambino.
I due sono stati subito assistiti da alcuni esperti e poi portati presso la loro famiglia, dove hanno potuto finalmente festeggiare il Natale.
In Argentina, comunque, dal 2008 sono state salvate 12mila persone della tratta di esseri umani per scopi sessuali. I dati sono stati forniti dal ministero della Giustizia.