Il polacco Donald Tusk, ex presidente del Consiglio europeo, è stato eletto presidente del Partito popolare europeo (Ppe). L’elezione è avvenuta nella serata di oggi, mercoledì 20 novembre, in occasione del Congresso del partito, riunito a Zagabria, in Croazia. Tusk, unico candidato alla presidenza, ha ottenuto 491 sì, su un totale di 540 votanti, dunque il 93 per cento dei voti. I voti contrari sono stati 37, i voti in bianco 12.
Domani, giovedì 21 novembre, saranno eletti i dieci vicepresidenti e in lizza c’è anche l’italiano Antonio Tajani, esponente di Forza Italia, il principale partito italiano che aderisce al gruppo. Il Ppe è il gruppo più numeroso del Parlamento europeo con 182 seggi.
Tusk, 62 anni, subentra al francese Joseph Daul e sarà il primo leader del Ppe che proviene dagli Stati orientali dell’Unione europea. Nel suo discorso davanti al Congresso il polacco ha parlato di sicurezza, lanciando più di una frecciata ai populisti.
“Sono profondamente convinto che solo coloro che vogliono e sono in grado di dare alle persone un senso di sicurezza e protezione, preservando allo stesso tempo le loro libertà e diritti, abbiano il mandato di candidarsi per il potere”, ha dichiarato Tusk. “In nessuna circostanza possiamo dare” la gestione “della sicurezza e dell’ordine ai populisti politici, ai manipolatori e agli autocrati, che portano le persone a credere che la libertà non possa conciliarsi con la sicurezza”.
Secondo il neo-presidente del Pep, “oggi, ancor più che in passato, è la paura a svolgere il ruolo più importante in politica”. “Molte persone si preoccupano ancora più della loro sicurezza che di qualsiasi altra cosa. Ad esempio in momenti come la crisi migratoria e una nuova ondata di terrorismo, è la paura che domina su altre emozioni sociali”.
Anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha votato per l’elezione di Tusk alla guida del partito. “Il Ppe ha al suo interno idee, risorse e gli uomini per far rinascere il sogno europeo, messo oggi in pericolo dagli egoismi nazionali”, ha scritto Berlusconi su Twitter.