Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella prima intervista televisiva dopo il suo insediamento alla Casa Bianca ha detto di ritenere che la tecnica di tortura chiamata waterboarding sia utile, dichiarando che “dobbiamo combattere il fuoco con il fuoco”.
Il waterboarding consiste nella simulazione di un annegamento durante un interrogatorio. La vittima è legata all’angolo di una tavola a faccia in su e le viene posizionato un panno sulla bocca. Poi le si getta acqua sulla faccia, provocando la sensazione che i polmoni si stiano riempiendo d’acqua.
È considerato una tecnica di tortura ed è stato vietato da Barack Obama nel 2009. Come aveva già fatto durante la campagna elettorale, Trump ha giustificato il ricorso a questi metodi con la brutalità dello Stato Islamico in Medio Oriente.
“Ho parlato di recente, 24 ore fa, con persone al più alto livello dell’intelligence e ho chiesto loro: ‘Funziona? La tortura funziona?’ E la risposta è stata ‘Sì, assolutamente'”, ha detto Trump al network statunitense Abc. “Assolutamente, penso che funzioni”.
Trump ha aggiunto che affiderà la valutazione finale sulla questione al direttore della Cia, Mike Pompeo, e al capo del Pentagono, il generale Mattis. Entrambi si sono opposti alla reintroduzione di questa tecnica.
Beginning today, the United States of America gets back control of its borders. Full speech from today @DHSgov: https://t.co/CXn2u87Vv6 pic.twitter.com/48iZam5Fai
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 26 gennaio 2017
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