Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Dopo una lunghissima notte elettorale, il candidato repubblicano ha superato la quota dei 270 Grandi elettori necessari per l’elezione alla Casa Bianca.
Con la vittoria nello stato, Trump ha avuto la meglio su Hillary Clinton. Determinante è stata la sua vittoria in tutti gli stati in bilico, tra cui Florida e Ohio, e il suo sfondamento negli stati del Midwest, tra cui alcuni storicamente democratici come Wisconsin e Michigan in cui il candidato repubblicano si è riuscito a imporre.
I repubblicani non sedevano alla Casa Bianca dal 2008, quando si concluse il mandato di George W. Bush.
Donald Trump si era rivelato un candidato fortemente divisivo all’interno dei repubblicani: osteggiato dall’establishment del partito durante le primarie, molti esponenti del suo partito non lo hanno sostenuto neanche nel corso delle elezioni presidenziali, a partire dai due ex presidenti George H. Bush e George W. Bush, che hanno annunciato di sostenere rispettivamente Hillary Clinton il primo e di aver lasciato la scheda in bianca in secondo.
La candidata democratica Hillary Clinton, considerata favorita alla vigilia in numerosi sondaggi, è stata sorprendentemente sconfitta, soprattutto in diversi stati in cui era considerata favorita, come la Florida o la North Carolina, per non parlare di stati tradizionalmente democratici come il Wisconsin.
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