Donald Trump ha stravinto i caucus dei repubblicani in Nevada. È la terza vittoria, dopo South Carolina e New Hampshire.
Si tratta di una vittoria schiacciante con il 45,6 per cento dei consensi. Secondo posto per Marco Rubio con 23,3 per cento dei voti seguito da Ted Cruz, che ha ottenuto 22,1 per cento delle preferenze.
Alla festa per la sua terza vittoria che si è svolta a Las Vegas al Treasure Island Hotel & Casino, Trump ha sottolineato l’ampiezza del suo sostegno.
“Abbiamo vinto con gli evangelici. Abbiamo vinto con i giovani. Abbiamo vinto con gli anziani. Abbiamo vinto con la gente istruita. Abbiamo vinto con quella poco istruita. Amo i poco istruiti. Noi siamo le persone più intelligenti, noi siamo quelli più fedeli”, ha detto euforico.
L’applauso più forte l’ha ottenuto quando ha sottolineato di aver vinto con il sostegno del voto dei latinos. Un risultato sorprendente se si pensa che il miliardario aveva definito i messicani “stupratori e criminali”.
I repubblicani ora guardano al Super Tuesday del primo marzo, quando si voterà in 11 stati, e quell’occasione elettorale sarà decisiva per la nomination repubblicana alla Casa Bianca.
Trump, secondo i sondaggi, sembra avere un vantaggio in una larga maggioranza di stati, ad eccezione di Arkansas e Texas. È avanti negli stati tradizionalmente conservatori come Alabama, Georgia, Alaska e Minnesota. Anche in Massachusetts sembra avere buone chanches di vittoria.
Sia Cruz e Rubio avrebbero avuto bisogno di una vittoria in Nevada per ottenere lo slancio necessario per sperare di sfidare Trump nei prossimi caucus.
Anche se la corsa repubblicana è ancora in una fase iniziale e Trump è molto lontano dai 1237 delegati necessari per garantire la nomina del partito, fino ad ora è il favorito indiscusso.
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