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    Argentina, i medici negano l’aborto a una dodicenne vittima di stupro: costretta a partorire due gemelli

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 10 Dic. 2020 alle 08:13 Aggiornato il 10 Dic. 2020 alle 09:22

    Dodicenne vittima di stupro partorisce due gemelli: i medici gli hanno negato il diritto all’aborto

    Una dodicenne, vittima di uno stupro, è stata costretta a partorire due gemelli dopo che le è stato negato il diritto all’aborto dai medici. La vicenda è avvenuta in Argentina e ha sconvolto l’opinione pubblica. Secondo quanto ricostruito, la giovane, della quale non sono state rese note le generalità, ha scoperto di essere incinta dopo essere stata vittima di una violenza sessuale. Intenzionata a interrompere la gravidanza, è stata invece costretta ad aspettare che i feti raggiungessero un certo livello di maturazione prima di essere sottoposta a un parto cesareo lo scorso 29 novembre presso l’ospedale Hector Quintana, nella città di San Salvador nella provincia argentina di Jujuy.

    La vicenda ha scatenato le reazioni della Rete dei professionisti sanitari per il diritto di decidere, che attraverso un comunicato ha duramente condannato il traumatico intervento chirurgico al quale è stato sottoposto la dodicenne affermando anche che la ragazza aveva diritto all’interruzione di gravidanza. In Argentina, infatti, l’aborto è illegale, ma una legge consente l’interruzione di gravidanza in caso di stupro o quando la vita della donna è in pericolo.

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