Una ragazza di 12 anni è in condizioni critiche dopo essere stata violentata da un gruppo di quattro uomini in India. Secondo le autorità locali, i responsabili sono il preside e tre membri del suo staff che lavorano presso l’istituto scolastico di Kako, nello stato del Bihar.
La giovane è stata ritrovata scarmigliata e in stato confusionale sul tetto della scuola dalla madre, che lavora come insegnante nell’istituto dove è avvenuto il fatto.
La polizia ha raccolto la sua testimonianza. La donna ha puntato il dito contro i quattro uomini e ha raccontato che la figlia aveva descritto nei particolari lo stupro di gruppo subito.
“Lei è la mia unica figlia, ed è mentalmente instabile”, ha raccontato la madre della ragazza al quotidiano The Indian Express. “In casa non c’è nessuno che si prenda cura di lei, pertanto capita che la porti a scuola con me”, ha precisato la donna.
Il portavoce della polizia locale, Kusum Bharti, ha dichiarato che le autorità hanno accusato di stupro Aju Ahmad, il preside della scuola secondaria di Kako e tre insegnanti identificati come Mohammed Shaukat, Abdul Bari e Atul Rahman.
Al momento i quattro sospetti risultano in fuga. Intanto, la giovane vittima è stata ricoverata al Patna Medical College per una grave emorragia e le sue condizioni appaiono critiche. Lo ha reso noto l’Hindustan Times. “Le condizioni della ragazza sembrano confermare la versione dei fatti fornita dalla madre, e abbiamo spiccato un mandato d’arresto contro i colpevoli”, ha dichiarato Bharti.
In un recente rapporto diffuso da ActionAid UK, si legge che quasi quattro donne su cinque in India hanno subito un qualche tipo di molestia in pubblico, dagli sguardi insistenti, agli insulti e i fischi per strada fino all’essere seguite, palpeggiate e violentate.
Lo studio, che ha coinvolto 500 donne nelle città di tutta l’India, ha rilevato che l’84 per cento delle intervistate che hanno subito molestie è di età compresa tra i 25 e i 35 anni, per lo più studentesse e donne che lavorano.
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