Stati Uniti e Regno Unito hanno deciso di vietare il trasporto di apparecchi elettronici come pc e tablet a bordo degli aerei provenienti da dieci aeroporti di otto paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. Sarà necessario per i passeggeri imbarcare in stiva qualsiasi dispositivo – tablet o computer portatile – più grande di un cellulare, ossia con dimensioni superiori a 16 centimetri per 9,3 centimetri.
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Quali sono gli aeroporti e i paesi coinvolti
Le compagnie aeree hanno tempo fino al 24 marzo per adeguarsi, dopo di che il divieto sarà valido per i cittadini provenienti dagli aeroporti di Amman in Giordania; il Cairo, in Egitto; Istanbul, in Turchia; Jeddah e Riad, in Arabia Saudita; Kuwait City, in Kuwait; Casablanca, in Marocco; Doha, in Qatar; Dubai e Abu Dhabi, negli Emirati Arabi.
Per quanto riguarda il Regno Unito, il divieto non vale per i voli provenienti – o diretti – dagli Emirati Arabi e dal Qatar, mentre coinvolge il Libano, per un totale di 14 compagnie aeree, comprese la British Airways e la Easy Jet.
Perché è stato introdotto il divieto
In una nota il Dipartimento per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha comunicato che la decisione è frutto di una valutazione di intelligence dato che “i terroristi continuano ad avere come obiettivo l’aviazione commerciale e stanno cercando metodi innovativi per organizzare attentati, compresa la possibilità di nascondere esplosivi negli apparecchi elettronici dei passeggeri”.
Le autorità statunitensi hanno registrato un’attività di propaganda che incoraggia gli attacchi contro l’aviazione compresi i metodi per aggirare i controlli di sicurezza. Tra i dispositivi messi al bando ci sarebbero pc, tablet, e-readers, macchine fotografiche, lettori dvd portatili, videogiochi, stampanti e scanner da viaggio. Il Dipartimento, però, non ha diffuso una lista definitiva.
Gli aeroporti interessati non potranno rifiutarsi di mettere in pratica la disposizione. I passeggeri sono costretti a mettere in stiva apparecchi con batterie al litio, che potrebbero aumentare il rischio di esplosioni in volo, visto che la concentrazione di questo tipo di apparecchi non opportunamente imballati può essere pericolosa. Eventuali incendi che si propagano in stiva sono più difficili da domare.
Le altre motivazioni
Il motivo sicurezza non è l’unico a motivare il divieto di trasporto degli apparecchi elettronici in cabina. Ci potrebbe essere un pregiudizio culturale nei confronti dei musulmani che supera l’effettiva presenza di prove sulla loro pericolosità o sui legami con organizzazioni terroristiche.
Inoltre, potrebbe esserci una valutazione economica dietro il provvedimento. Le compagnie come Emirates, Etihad, Qatar Airways e Turkish Airlines sono tra i principali concorrenti delle compagnie statunitensi e il divieto finirà per incidere sul loro mercato.
Si tratterebbe quindi di una sorta di ritorsione dell’amministrazione Trump che ha accusato queste compagnie di essere avvantaggiate da molti aiuti percepiti dai rispettivi paesi. Ad avvalorare questa ipotesi c’è il fatto che dalla lista del Regno Unito mancano gli scali degli Emirati Arabi.
Un altro possibile risvolto del divieto è legato alla tipologia di passeggeri che viaggiano dal Medio Oriente e dal Nord Africa verso gli Stati Uniti. Si tratta di persone che potrebbero voler lavorare in volo e per questo acquistano costosi biglietti per la prima classe. Il comfort a cui erano stati abituati fino a ora sarà inevitabilmente ridotto.
I possibili disagi per i viaggiatori
Anche se i principali destinatari del provvedimento sono i cittadini provenienti da paesi del Medio Oriente, il divieto potenzialmente influirà sulle condizioni di volo di tutti i passeggeri in viaggio verso gli Stati Uniti, dato che sarà in vigore anche per chi fa scalo in una delle località interessate.
I passeggeri potrebbero quindi essere liberi di portare a bordo pc e tablet per una parte del viaggio e dover poi provvedere a imbarcare il dispositivo per arrivare a destinazione.
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