Kerri Sleeman ha lavorato per cinque anni presso una società dove aveva il compito di supervisionare il lavoro gli operai. Quando è stata assunta, i funzionari dell’azienda le hanno detto di non poter negoziare la paga. Nel 2003, la società ha dichiarato il fallimento e i dipendenti si sono dovuti rivolgere al tribunale fallimentare per i loro stipendi finali. Quando Kerri ha guardato la lista dei crediti, il cuore le si è spezzato. I lavoratori che lei supervisionava avevano crediti più grandi di lei per due settimane di stipendio.
Quella di Kerri è una storia condivisa da numerosissime donne, che guadagnano inesorabilmente meno dei loro colleghi uomini sul posto di lavoro. Elizabeth Plank si è chiesta quante cose in più potrebbe acquistare una donna se fosse pagata quanto un uomo, e i risultati sono stati sorprendenti. Alcune statistiche rivelano infatti che negli Stati Uniti per ogni dollaro guadagnato da un uomo, una donna guadagna 77 centesimi. Se si considera l’intera carriera, il divario di genere coserà alla donna media americana più di 400 mila dollari – pari 290 mila euro – nel corso della sua vita professionale.
Con questi soldi, una donna potrebbe acquistare una casa, mandare due figli al college, comprare più di 21 mila litri di gas e sfamare la sua famiglia per quasi sette anni.
Il dato va rivisto se si considera anche l’etnia nell’equazione: infatti un uomo bianco negli Stati Uniti guadagna in media il 47 per cento in più rispetto alle donne ispaniche, il 36 per cento in più rispetto alle colleghe afroamericane e il 21 per cento in più rispetto alle donne bianche. Il divario non dipende dal tipo di lavoro svolto, infatti il Bureau of Labor Statistics ha catalogato 534 diversi tipi di lavoro e gli uomini guadagnano meno delle donne solo in sette di loro, mentre il loro stipendio è maggiore o uguale a quello delle donne nei restanti 527.
Secondo un articolo pubblicato dal settimanale the Week, la questione potrebbe essere risolta con l’aumento del salario minimo. Citando infatti un recente studio, il giornale sottolinea che negli stati americani che hanno i salari minimi più alti, il divario salariale di genere è inferiore e viceversa.