Non sono ancora chiari i motivi tecnici che hanno provocato il guasto dell’aereo di linea Boeing 737, precipitato ieri nella città di Kazan, a 800 chilometri a est di Mosca. Nell’incidente sono morte cinquanta persone, 44 passeggeri e 6 uomini del personale di bordo. Tra le vittime, c’è anche il figlio del presidente della provincia russa Tatarstan e il capo regionale del servizio di intelligence Fsb.
Il volo U363 era partito dall’aeroporto di Mosca Domodedovo alle 18.25 ed è precipitato circa un’ora dopo. Secondo i rapporti locali, l’aereo ha perso quota rapidamente ed è esploso prima dell’impatto con la pista di atterraggio.
L’ufficio stampa della compagnia aerea ha dichiarato che non c’erano stati problemi tecnici prima del volo, e che erano stati effettuati tutti i controlli e le procedure di manutenzione. L’aereo, comunque, aveva 23 anni.
La Russia e i Paesi un tempo appartenenti all’Unione sovietica hanno il più alto tasso nel mondo di incidenti aerei. Nel 2011, rivelano i dati dell”International Air Transport Association, è stato tre volte maggiore rispetto alla media mondiale.