Il direttore dell’Fbi James Comey ha respinto le accuse di Donald Trump nei confronti di Barack Obama. Secondo l’attuale presidente statunitense il suo predecessore avrebbe ordinato intercettazioni telefoniche per spiarlo prima della sua elezione.
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Secondo quanto riportano il New York Times e Nbc, Comey ha chiesto ufficialmente al Dipartimento della giustizia di rigettare pubblicamente le affermazioni di Trump. La richiesta sarebbe arrivata per evitare che si diffondessero insinuazioni su possibili azioni illegali compiute dall’Fbi.
Anche il direttore dell’intelligence americana James Clapper aveva smentito Trump riguardo al presunto controllo ordinato da Obama sulla Trump Tower.
Le affermazioni del presidente repubblicano sono arrivate via Twitter sabato 4 marzo nel mezzo della bufera sui contatti tra la sua amministrazione e la Russia. Il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha detto: “Ci sono rapporti preoccupanti riguardo a indagini politiche sulle elezioni del 2016”.
Non ci sarebbero comunque prove che dimostrano le intercettazioni ai danni di Trump. Barack Obama avrebbe potuto ordinarle senza passare per la Foreign Intelligence Surveillance Act solo se non avesse coinvolto nessun cittadino americano. Ipotesi impossibile da realizzarsi.
Nel frattempo la Casa Bianca ha chiesto al Congresso di verificare un eventuale abuso di potere da parte dell’ex presidente.
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