Corsa contro il tempo in California per riparare la crepa che si è aperta domenica 12 febbraio nel bordo della valvola d’emergenza della diga di Oroville, la più alta degli Stati Uniti. Alcuni elicotteri il 14 febbraio hanno lanciato sacchi di pietre per cercare di tamponare il danno che rischia di causare il cedimento strutturale degli argini, dunque l’allagamento della valle sottostante.
La valvola d’emergenza serve ad aprire le paratoie della diga per il deflusso delle acque in eccesso. L’obiettivo dei vigili del fuoco e dei tecnici impegnati nelle operazioni di riparazione è quello di tenere basso il livello complessivo dell’acqua prima delle forti piogge previste nei prossimi giorni.
Domenica è stata ordinata l’evacuazione dei circa 200mila abitanti che vivono nelle città a valle della diga, e migliaia di persone si sono riversate lungo le principali arterie stradali causando ingorghi per ore. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, lavorano ininterrottamente circa 23mila tra soldati e avieri mobilitati da tutta la California.
“Stiamo facendo il possibile per sistemare la diga in modo che la gente possa tornare nelle proprie case senza paura. Ma è molto difficile”, ha detto il governatore della California Jerry Brown, che ha chiesto al presidente Trump di proclamare lo stato d’emergenza, in modo da dare il via all’assistenza federale per le comunità colpite.
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