I leader mondiali hanno reso omaggio a Fidel Castro, il leader rivoluzionario cubano, nel giorno della sua morte, all’età di 90 anni.
Mikhail Gorbachev, l’ultimo leader dell’Unione Sovietica che aveva a lungo sostenuto, economicamente, militarmente e politicamente, Cuba, ha detto che Castro ha lasciato un segno duraturo nel suo paese e nella storia del mondo.
In un telegramma di condoglianze a Raul Castro, il presidente russo Vladimir Putin ha definito il defunto leader “un esempio ispiratore per molti paesi”.
“Fidel Castro era un amico sincero e vero della Russia”, ha detto il Cremlino citando il presidente.
Papa Francesco ha detto che la notizia della morte di Fidel Castro è una “brutta notizia”, e ha detto che pregherà per lui.
Barack Obama ha fatto le sue condoglianze alla famiglia Castro dicendo di essere vicino a tutto il popolo cubano. Il presidente eletto Donald Trump si è limitato a scrivere su Twitter “Fidel Castro is dead!”.
ll presidente cinese Xi Jinping ha detto in un comunicato: “I cinesi hanno perso un compagno vicino e un amico sincero”, ringraziando Castro per il suo contributo allo sviluppo del comunismo sia a Cuba che in tutto il mondo.
In Venezuela, alleato di lunga data di Cuba e strenuo oppositore della posizione politica degli Stati Uniti, il presidente Nicolas Maduro, ha detto che Castro ha ispirato e continuerà a ispirare il suo paese.
“Continuiamo a vincere e continuiamo a combattere. Fidel Castro è un esempio di lotta per tutti i popoli del mondo. Noi andremo avanti con la sua eredità”, ha detto Maduro in un messaggio televisivo.
In Bolivia, dove Ernesto “Che” Guevara morì nel 1967 nel tentativo fallito di esportare la rivoluzione cubana, il presidente Evo Morales ha detto in una dichiarazione: “Fidel Castro ci ha lasciato l’eredità di aver combattuto per l’integrazione dei popoli del mondo. La dipartita del comandante Fidel Castro fa veramente male”, ha detto, definendolo un “gigante della storia”.
Il presidente ecuadoriano Rafael Correa ha detto: “Un grande ci ha lasciato. Fidel è morto. Viva Cuba e Viva l’America Latina”.
“Mi rattristo della morte di Fidel Castro Ruz, leader della Rivoluzione cubana e riferimento emblematico del 20esimo secolo”, ha detto il presidente messicano Enrique Pena Nieto su Twitter.
Il presidente sudafricano Jacob Zuma ha avuto parole affettuose, ringraziando il leader cubano per il suo aiuto e il sostegno nella lotta per rovesciare l’apartheid.
“Il presidente Castro si è immedesimato nella nostra lotta contro l’apartheid. Ha ispirato il popolo cubano a unirsi a noi nella nostra lotta”, ha detto Zuma in un comunicato.
Il presidente francese Francois Hollande ha pianto la perdita di un’importante figura della scena mondiale e ha accolto con favore il riavvicinamento tra l’Havana e Washington, pur rilevando le preoccupazioni per i diritti umani sotto il regime di Castro.
“Fidel Castro è stata una figura imponente del ventesimo secolo. Ha incarnato la rivoluzione cubana, sia nelle speranze che nelle successive delusioni”, ha detto Hollande.
Hollande aveva incontrato Fidel Castro nel maggio 2015, durante la prima visita di un capo di stato francese a Cuba dopo la rivoluzione cubana.
“Con Fidel Castro si chiude una pagina grande e drammatica del Novecento. Vicini al popolo cubano che guarda al futuro”, ha scritto il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, ritwittato dal premier Matteo Renzi.
Al contrario, la reazione da parte di alcuni cubani che vivono negli Stati Uniti è stata caustica. La notizia della morte è stata accolta dagli esuli che vivono prevalentemente in Florida con festeggiamenti. Centinaia di persone si sono radunate sventolando bandiere, e facendo rumore con pentole e padelle.
Ileana Ros-Lehtinen, repubblicana, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Florida, ha detto in una dichiarazione: “Il tiranno è morto. Un nuovo inizio può sorgere nell’ultimo baluardo comunista dell’emisfero occidentale”.
“Questo è il giorno più felice della mia vita, i cubani sono finalmente liberi”, ha dichiarato un’84enne esule cubana.
Leggi l'articolo originale su TPI.it