La polizia thailandese ha detto questa mattina di non voler più utilizzare la forza contro i manifestanti che da tre giorni protestano nella capitale Bangkok. Gli oppositori del governo di Yingluck Shinawatra sono riusciti pertanto a oltrepassare le barriere fortificate e a raggiungere l’ufficio del primo ministro senza alcuna resistenza.
“Oggi non si farà uso di gas lacrimogeni”, ha detto il capo tenente generale della polizia metropolitana all’agenzia di stampa francese Afp. “La notte scorsa un poliziotto è stato ferito da un colpo di pistola, quindi se resistiamo ci saranno più incidenti, e noi siamo tutti thailandesi”.
La protesta è stata innescata da una nuova legge sull’amnistia che permetterebbe all’ex primo ministro e fratello dell’attuale Yingluck Shinawatra, di far rientro in Thailandia dopo essere stato rimosso da un colpo di Stato nel 2006.
Suthep Thaugsuban, leader dell’opposizione, ha incitato i manifestanti a non fermare la rivolta e a non considerare questo inaspettato sviluppo come una vittoria. L’obiettivo finale, infatti, rimane il rovesciamento del governo.