I rappresentanti curdi siriani non sono stati invitati ai negoziati di pace sulla Siria promossi dalla Russia e dalla Turchia che si terranno in Kazakistan. A confermarlo è un funzionario del Partito dell’unione democratica (Pyd), il braccio politico della milizia denominata Unità di protezione popolare (Ypg). In questo modo, però, verrà estromesso dal processo negoziale una figura chiave nel conflitto siriano.
“Non siamo stati invitati, questo è sicuro”, ha dichiarato Khaled Eissa martedì 10 gennaio 2017 dalla Francia. “Sembra che siano stati alcuni veti. Né il Pyd né il nostro braccio militare saranno presenti”.
In precedenza Mosca, alleata del presidente siriano Bashar al-Assad, aveva spinto per la presenza dei curdi al tavolo negoziale di Ginevra. Ma Ankara ritiene che Pyd e Ypg siano emanazione del Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che in Turchia sta combattendo un’insurrezione violenta contro lo stato.
I curdi siriani puntano a rafforzare la propria autonomia nel nord della Siria dove hanno costituito delle entità di auto-governo, ma hanno sempre insistito che uno stato indipendente non è tra i loro obiettivi.
Intanto, l’Alto comitato per i negoziati (Hnc) che raggruppa diverse formazioni dell’opposizione siriana, si riunirà nel corso di questa settimana a Riad, in Arabia Saudita, per discutere dei prossimi colloqui di pace ad Astana, anche se non è chiaro se Mosca intenda invitarli al tavolo negoziale.
Il 30 dicembre, Russia e Turchia avevano stretto un accordo per un cessate il fuoco su tutto il territorio siriano in previsione appunto di nuovi colloqui di pace separati e indipendenti da quelli di Ginevra promossi dalle Nazioni Unite.
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