Il 10 aprile 2019 entra in vigore a Cuba la nuova Costituzione, approvata dai cittadini dell’isola con un referendum alcuni mesi prima.
Il nuovo testo costituzionale è stato presentato dal Partito Comunista al potere a luglio del 2018 per modernizzare il paese: la nuova Carta sostituisce quella approvata dal Partito comunista nel 1976.
In generale, la riforma costituzionale modifica l’assetto economico e sociale di Cuba riconoscendo maggiori diritti alla popolazione, ma non vi sono cambiamenti significativi sul piano politico.
Il Partito comunista continuerà a dominare la scena anche dopo l’entrata in vigore del nuovo testo, anche se viene imposto un limite di due mandati consecutivi da 5 anni l’uno per la carica di presidente e il potere politico sarà diviso tra il capo di Stato e il primo ministro.
Il carattere socialista di Cuba viene inoltre definito “irrevocabile”.
I punti principali della nuova Costituzione sono:
– il riconoscimento della proprietà privata e la creazione di un libero mercato;
– vietare ogni forma di discriminazione di genere, su base etica, o per disabilità della persona;
– limite di due mandati per la carica di presidente;
– la reintroduzione della presunzione di innocenza nel sistema giudiziario;
– la definizione del matrimonio quale “unione legale e sociale” e “una forma di organizzazione della famiglia”.
La data del 10 aprile è stata scelta per commemorare il 10 aprile del 1869, quando fu approvata a Guáimaro, nella regione di Camagüey, la prima Costituzione del paese che si opponeva al colonialismo.