Domenica 11 marzo 2018 si terranno le elezioni a Cuba: i cittadini sono chiamati a rinnovare l’Assemblea nazionale cubana, l’organo che entro aprile dovrà nominare il nuovo presidente, successore di Raul Castro.
I 605 deputati del parlamento unicamerale che sarà rinnovato l’11 marzo dovranno approvare la candidatura e quindi votare i 31 membri del Consiglio di stato, il governo dell’isola.
I candidati che si presenteranno sono pari al numero dei seggi disponibili e di questi 322 sono donne.
Il nome più probabile per la successione è quello del primo vice presidente Miguel Diaz-Canel, ex professore universitario e ingegnere elettronico e primo dirigente cubano a essere nato dopo la Rivoluzione e a non avervi combattuto.
In patria lo chiamano El Lindo e le sue posizioni sono molto aperte rispetto all’attuale leadership cubana. Era stato nominato vicepresidente da Raul Castro nel 2013.
Il giorno in cui Castro lascerà la presidenza, il 19 aprile, è anche il 57esimo anniversario dell’invasione della baia dei Porci, il fallito tentativo di rovesciare il regime di Fidel Castro, messo in atto da un gruppo di esuli cubani e di mercenari, addestrati dalla CIA, che progettavano di conquistare Cuba nel 1961.
Cuba è uno stato socialista in cui il potere è esercitato dal popolo mediante le Assemblee del Potere Popolare.
Come si vota
Le elezioni per l’Assemblea Nazionale del Potere Popolare si svolgono in due fasi: la prima in cui i candidati vengono scelti in una sorta di elezioni primarie e l’accettazione della candidatura deve passare al vaglio del comitato elettorale.
I candidati sono poi sottoposti al vaglio del corpo elettorale provinciale e devono conquistare la metà più uno dei consensi per essere eletti.
Hanno diritto di voto i cittadini cubani incensurati e che abbiano compiuto 16 anni.
Nessun partito politico è autorizzato a nominare candidati o fare campagna elettorale. Il sistema cubano infatti non prevede né la partecipazione di partiti, né la presentazione di programmi elettorali, né alcuna campagna elettorale o propaganda politica.
Il segretario del PCC, il Partito comunista, è anche Capo di Stato (Presidente del Consiglio di Stato) e Capo di Governo (Presidente del Consiglio dei ministri).
I membri del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri sono eletti dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, mentre quelli del Consiglio dei ministri sono anche nominati, in assenza dell’Assemblea del Poder Popular, dal Consiglio di Stato, su proposta del suo Presidente.
Il Presidente, eletto a sua volta dall’Assemblea, resta in carica 5 anni ma non c’è limite al numero di mandati consecutivi che può ricoprire.
Fidel Castro ha ricoperto ininterrottamente la carica di Presidente, venendo sempre eletto all’unanimità dall’Assemblea. Il 18 febbraio 2008, dopo 49 anni di presidenza, Fidel Castro ha dichiarato che non avrebbe accettato una nuova elezione alla Presidenza del Consiglio di Stato e del consiglio dei Ministri.
L’incarico è adesso ricoperto da Raul Castro Ruz, fratello minore di Fidel nonché Generale Rivoluzionario dal 1958, che si appresta a ritirarsi anche lui.
Fidel Castro è morto nella capitale cubana il 25 novembre 2016.
Il rivoluzionario cubano prese il potere nel 1959 in seguito alla rivoluzione contro il regime del dittatore Fulgencio Batista. Ha continuato a governare Cuba per 49 anni, creando uno stato a partito unico.