Il prezzo del petrolio è sceso al di sotto dei 28 dollari al barile, il costo più basso dal 2003 a oggi.
Il petrolio Brent, che funge da riferimento internazionale, è sceso fino a toccare i 27,67 dollari al barile, per poi risalire leggermente fino a superare i 28 dollari.
L’Iran ha annunciato che, dopo la revoca delle sanzioni, circa mezzo milione di barili verrà immesso ogni giorno sui mercati.
“Il calo del prezzo è legato alla rimozione delle sanzioni occidentali contro l’Iran. Ora che le esportazioni iraniane torneranno sul mercato ci sarà una sovrabbondanza di petrolio”, ha spiegato Daniel And, analista finanziario per Phillip Futures.
La decisione di revocare l’embargo contro l’Iran è arrivata domenica 18 gennaio dopo che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ha reso noto che l’Iran ha rispettato l’accordo contro lo sviluppo di armi nucleari.
L’Iran è al quarto posto al mondo per quantità di riserve petrolifere e l’immissione della sua produzione sui mercati internazionali potrebbe portare l’eccesso di produzione a un milione di barili al giorno.
L’attuale grande produzione di petrolio è la causa del crollo del costo del petrolio del 70 per cento dalla metà del 2014 a oggi.
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