A partire dal 2 febbraio alcuni cittadini croati hanno visto i loro debiti spazzati via, grazie a un piano del governo che si propone di aiutare 60mila persone i cui conti bancari sono stati congelati a causa dei debiti.
Poiché la Croazia è un paese relativamente piccolo (con 4,4 milioni di abitanti), il numero di cittadini indebitati è significativo ed è diventato un importante onere economico per il Paese.
Dopo sei anni di recessione, le previsioni di crescita per l’economia della Croazia sono rimaste basse per quest’anno.
Per questo, il governo della Croazia guidato dal primo ministro Zoran Milanovic ha approvato un piano denominato “nuovo inizio” per far ripartire l’economia.
Lo stato non pagherà i debiti dei suoi cittadini: saranno assorbiti da nove grandi banche, dai principali operatori di telecomunicazioni, dai comuni delle quattro più grandi città croate e da diverse aziende di pubblica utilità.
A essere cancellato è solo il debito dei croati nullatenenti che guadagnano meno di 120 euro al mese e hanno contratto debiti fino a un massimo di 4.500 euro ciascuno.
Il programma costerà ai creditori circa 250 milioni di euro, ma il governo croato si aspetta benefici economici a lungo termine, che supereranno l’investimento a breve termine.
Il programma è uno dei primi nel suo genere a livello mondiale. Ma secondo alcuni economisti ha poche possibilità di successo.
“Non sono sicuro che questo sia il modo migliore per aiutare le persone a basso reddito”, ha detto Dean Baker, co-direttore del Centro per la ricerca economica e politica di Washington al Washington Post.
Se i creditori pensano che ciò possa ripetersi, verranno applicati tassi di interesse molto elevati per i mutuatari a basso reddito.”
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