Crisi Usa-Iran, bandiera rossa a Qom: “Simbolo che precede la battaglia”
Come se non bastassero le minacce e le parole spese dalle autorità di Teheran durante le manifestazioni di piazza e i funerali del generale iraniano Qassem Soleimani (qui il suo profilo), ucciso ieri a Baghdad in un raid condotto dagli Stati Uniti, arriva una nuova dimostrazione dell’acutizzarsi della crisi tra Usa e Iran: nella città santa di Qom, infatti, è stata issata una bandiera rossa.
Non si tratta di un vessillo qualsiasi: quello che è apparso nella Santa moschea di Jamkaran, a sei chilometri a est di Qom, è la bandiera dell’Imam Hussein, nipote del Profeta. E ha un significato ben preciso, come spiegato sulla propria pagina Facebook dalla giornalista e antropologa, esperta di Iran, Tiziana Ciavardini: “Questo gesto simbolico – ha scritto – avviene ogni volta l’Iran vuole comunicare che ci si trova davanti ad un imminente battaglia”.
“La bandiera rossa di Hussein innalzata sopra la moschea – ha continuato l’esperta – simboleggia la forza della battaglia come quella di Kerbala e il colore del sangue che verrà versato in guerra come sacrificio e vendetta per la morte del Generale Qassem Soleimani, ormai diventato Shahid Soleimani (martire Soleimani)”.
L’imam Hussein è molto venerato nell’Islam sciita ed è il nipote di Maometto. Secondo la tradizione, venne decapitato nel VII secolo, insieme ad alcuni suoi seguaci, durante la battaglia di Kerbala. Il suo omicidio rappresenta uno dei principali motivi della scissione tra sciiti e sunniti.
In questo video il momento in cui è stata issata la bandiera rossa a Qom, in Iran: