Un simbolo del cinema hollywoodiano rischia di scomparire per sempre: il bacino idrico del fiume Colorado è sceso a livelli allarmanti e la situazione continua a peggiorare ogni estate. Tutti ricordano le immagini del maestoso corso d’acqua raccontate dal grande schermo. Ma ormai l’era dei cowboy è finita. Al giorno d’oggi il fiume scorre in un canale di cemento che ne devia la maggior parte del flusso verso i lontani campi agricoli della California. Scorrendo a valle, d’estate il Colorado si prosciuga prima di attraversare il confine tra Stati Uniti e Messico. La crisi del Colorado non è solo questione di amarcord: il corso d’acqua rappresenta infatti il termometro dell’approvvigionamento idrico nell’ovest degli Stati Uniti. Il lento inaridirsi del fiume rischia di alimentare una serie di dispute politiche tra gli Stati che si affacciano sul bacino. Il problema appare tutto sommato semplice: i diritti idrici garantiti sulla carta sono superiori alla quantità di acqua che scorre nel fiume nella stagione secca. E il futuro non è roseo. Le forniture non possono essere incrementate per soddisfare le attuali esigenze agricole, figuriamoci per affrontare i cambiamenti climatici. Secondo l’Onu, senza una riduzione delle emissioni inquinanti, entro il 2050 il flusso medio del Colorado potrebbe ridursi del 31 per cento rispetto alla media storica.
Crisi climatica: negli Stati Uniti il fiume Colorado rischia di scomparire
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