Covid, la variante Delta spaventa il Regno Unito: mai così tanti casi da febbraio
I contagi hanno raggiunto il picco dallo scorso febbraio nel Regno Unito, in cui la nuova variante del nuovo coronavirus, che ha già portato il governo a posticipare la fine delle restrizioni, continua a diffondersi in maniera esponenziale.
Nelle ultime 24 ore in Regno Unito sono stati registrati 11.007 casi, il massimo dal 19 febbraio quando ne erano stati rilevati 12.027, a fronte di 19 decessi. I casi sono aumentati di oltre il 20 percento dai 9.055 di ieri, quando i decessi erano stati 9, mentre il precedente mercoledì 9 giugno i casi erano stati 7.393 e le morti 7.
Il totale degli adulti che hanno ricevuto la prima dose di un vaccino contro Covid-19 è arrivato 42.216.654, un aumento di 195.565 persone, che ha portato la quota sull’intera popolazione adulta all’80,1 percento. Altre 234.834 persone hanno invece ricevuto il richiamo, portando il numero di persone completamente vaccinate nel paese a 30.675.207, il 58,2 percento del totale. In Italia ha invece completato il ciclo vaccinale il 27,31 percento della popolazione di età superiore a 12 anni.
Le autorità sanitarie intendono completare la vaccinazione dell’intera popolazione in età adulta entro il 19 luglio, la nuova data stabilita per la fine delle restrizioni in Inghilterra, per limitare gli effetti di quella che alcuni esperti considerano l’inizio di una terza ondata della pandemia.
Secondo un nuovo studio degli scienziati dell’Imperial College di Londra, i contagi stanno aumentando in maniera esponenziale in tutta l’Inghilterra e raddoppiano ogni 11 giorni.
Lunedì scorso, il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato il rinvio della riapertura totale inizialmente prevista per il 21 giugno a causa della diffusione della variante Delta, diventata dominante nel Regno Unito dopo essere stata rilevata per la prima volta in India. Johnson ha spiegato che il mese aggiuntivo in cui saranno in vigore le restrizioni potrà essere sfruttato per continuare a somministrare le seconde dosi dei vaccini.
Oggi il segretario alla Salute, Matt Hancock, ha annunciato che da domani le vaccinazioni saranno aperte a tutte le persone di età superiore a 18 anni.
Secondo gli scienziati dell’Imperial College, l’aumento esponenziale della prevalenza è trainato dai contagi tra i giovani. A essere relativamente più colpite adesso sono infatti le fasce d’età tra 5 e 12 anni e tra 18 e 24 anni. Lo studio React-1 afferma che la prevalenza di Covid-19 tra le persone di età compresa tra 5 e 49 anni è di 2,5 volte superiore rispetto a quella per le persone di età pari o superiore a 50 anni.