Oltre l’80 per cento dei britannici non rispetta le regole per l’auto-isolamento, previsto per chi ha i sintomi del Covid o è venuto a contatto con una persona positiva. A rivelarlo è una ricerca condotta dal King’s College di Londra, che fa sorgere seri dubbi sulla strategia “Test and Trace” portata avanti dal premier britannico Boris Johnson.
Lo studio si basa sui dati raccolti tra il 2 marzo e il 5 agosto e ha coinvolto 31.787 persone sopra i 16 anni di età. Secondo i ricercatori, solo il 18,2 per cento delle persone che hanno riferito di avere sintomi nei sette giorni precedenti, non è uscita di casa da quando i sintomi si sono sviluppati. Inoltre, solo l’11,9 per cento di loro ha richiesto un tampone per il Coronavirus. Infine, delle persone cui è stato chiesto di auto-isolarsi solo il 10,9 per cento ha rispetto le prescrizioni per tutti i 14 giorni, come riporta l’agenzia Reuters.
I contagi da Coronavirus hanno raggiunto un nuovo record nel Regno Unito, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 6.874 nuovi casi, per un totale di infezioni che sale a oltre 420mila.
Negli ultimi giorni le dichiarazioni di Johnson sul numero dei contagi hanno scatenato una polemica anche in Italia, tanto che persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha replicato (in maniera informale) alle sue critiche verso gli italiani.”C’è un’importante differenza fra noi e molti altri Paesi nel mondo. Il nostro ama da sempre la libertà”, aveva detto nei giorni scorsi il premier britannico, sostenendo che per questa ragione il Regno Unito sta registrando un numero maggiore di nuovi casi di Coronavirus rispetto ad altri, come Italia e Germania. “Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà”, è la replica fatta arrivare dal capo dello Stato.
Ora lo studio del King’s College sembra confermare l’atteggiamento incauto del popolo britannico. Ma per quale motivo gran parte dei britannici non ha rispettato le restrizioni? Tra le ragioni ci sono la mancata conoscenza delle linee guida del governo, l’incapacità di riconoscere i sintomi del Covid-19, ma anche ragioni economiche, per cui – secondo i ricercatori – il riconoscimento di un sostegno economico per chi finisce in auto-isolamento potrebbe incoraggiare le persone a rispettare le restrizioni.
La scorsa settimana il governo britannico ha introdotto multe fino a 10mila sterline per chi infrange le regole sull’autoisolamento e ha proposto sostegno di 500 sterline ai lavoratori a basso reddito che perderebbero entrate con la quarantena.
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