Mentre tutto il mondo è ancora in lockdown, Mosca ha preso una decisione autonoma: via quasi tutte le restrizioni anti-Covid e ritorno alla normalità. Il sindaco della capitale russa, Serghei Sobyanin, ha infatti disposto la rimozione delle ultime restrizioni imposte e così tutti i locali, come bar, ristoranti, night club e discoteche, potranno tornare a servire i clienti dalle 23:00 alle 06:00 del mattino (la limitazione era stata imposta lo scorso novembre). L’obbligo per le aziende di mettere in smart-working almeno il 30 per cento del personale è diventata ora una “raccomandazione”. In pratica, le uniche limitazioni ora sono per musei, cinema e teatri, che devono lavorare al 50 per cento della capienza.
Le motivazioni del sindaco
“La situazione sulla diffusione dell’infezione da Coronavirus continua a migliorare”, ha scritto Sobyanin sul suo blog. “Nella scorsa settimana, il numero di nuove infezioni non ha superato le 2-3mila al giorno. Il numero dei ricoverati è diminuito di altre migliaia di persone. Più del 50 per cento dei letti sono liberi negli ospedali per il Coronavirus, per la prima volta dalla metà di giugno dello scorso anno. La pandemia è in declino, e in queste condizioni è nostro dovere creare le condizioni per una ripresa economica il più veloce possibile, in primo luogo per i settori più colpiti del mercato dei consumi”, ha aggiunto il primo cittadino.
“Allo stesso tempo, questi esercizi pubblici devono ancora rispettare i requisiti per i posti a sedere dei visitatori e l’osservanza del regime sanitario stabilito dal Rospotrebnadzor, l’autorità per la Salute russa”, ha precisato. “I tempi e le fasi della revoca delle restanti restrizioni saranno annunciati più tardi. La lotta non è ancora finita, dobbiamo ancora stare attenti. Tuttavia mi congratulo sinceramente con voi, amici, per la nostra vittoria comune e per un altro passo verso il ritorno della vita normale nella bella città di Mosca“, ha concluso.
Il vaccino russo
Intanto, va ricordato che la Russia sta portando avanti la campagna vaccinale con Sputnik V, il vaccino fuori dai circuiti Pfizer/Moderna/Astrazeneca. Presentato ad agosto 2020 durante una conferenza stampa presieduta da Vladimir Putin in persona, il vaccino anti Covid russo è stato promosso come “sicuro ed efficace”, in grado di innescare una robusta risposta immunitaria nei volontari coinvolti nella sperimentazione e senza dar vita a reazione avverse gravi. Non a caso Putin è stato orgoglioso di annunciare la partecipazione alla ricerca anche di una delle sue figlie.
I primi dati sull’efficacia sono stati presentati al pubblico all’inizio di settembre 2020, con la pubblicazione di un articolo sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet e successivi comunicati del Gamaleya Research Institute. Lo scorso 25 novembre un’indagine preliminare sui dati dello studio clinico di Fase 3 ha fatto emergere una efficacia superiore al 90 percento, paragonabile a quella delle preparazioni di Pfizer-BioNTech e Monderna-NIAID.
I dati
I dati dei contagi in Russia non sono però esattamente rosei. In Russia nelle ultime 24 ore sono stati ufficialmente registrati 17.741 nuovi casi di Covid-19, il minimo dal 29 ottobre dell’anno scorso secondo la Tass. I decessi provocati dalla malattia sono stati 594 nel corso dell’ultima giornata stando ai numeri forniti dal Centro operativo nazionale anti-Coronavirus. Dall’inizio della pandemia, sempre secondo i dati ufficiali, in Russia sono stati accertati 3.774.672 contagi e 71.076 decessi.