Covid, record di casi in Australia: laboratorio comunica risultati sbagliati dei tamponi a 1400 persone
L’avanzata del nuovo coronavirus sta mettendo a dura prova le capacità di tracciamento di molti paesi, alle prese con la temuta variante omicron. In Australia, a seguito di un errore attribuito all’attività “senza precedenti”, un laboratorio nella capitale economica Sydney ieri ha comunicato a 400 persone di essere risultate negative al virus, quando in realtà erano positive.
La clinica dell’ospedale St. Vincent’s ha anche informato 995 persone di essere negative, anche se i risultati non erano ancora arrivati. Un errore clamoroso, che ha costretto il laboratorio SydPath a ricontattare tutte le persone coinvolte, le quali per diverse ore hanno circolato senza sapere di essere potenzialmente contagiose. “Sabato sera ne avevo ricevuto uno che mi dava per negativa, perciò domenica sono andata a fare shopping”, ha detto al Sidney Morning Herald una donna risultata negativa prima della rettifica del laboratorio, ricevuta per sms mentre si trovava in un centro commerciale.
In una nota, il direttore medico di SydPath, Anthony Dodds, ha affermato che nei giorni precedenti il laboratorio aveva analizzato ”un volume molto elevato di test”. Il centro ha inoltre dichiarato di aver lanciato un’indagine sulle cause di questo errore, attribuito per ora a “un errore umano”.
Nelle ultime ore, l’Australia ha superato la soglia dei 10mila giornalieri per la prima volta dall’inizio della pandemia. Secondo il ministro della Salute del Nuovo Galles del Sud, in cui si trova Sydney, prima o poi tutti gli abitanti dello stato “saranno contagiati da omicron”. Lo stato ha fatto registrare ben 6.324 contagi nelle ultime 24 ore.